“L’amore è una favola”, affermazione e titolo dell’ultimo romanzo di Annarita Briganti. Napoletana trapiantata a Milano, la Briganti alterna la sua attività di scrittrice con quella di giornalista per Repubblica e Donna Moderna, dove scrive di letteratura. Molto attiva sui social, dove ama pubblicare “clippini” che la ritraggono in momenti normali della sua vita, vissuta di corsa da una città all’altra. “Il titolo vuole essere una provocazione”, afferma dal palco di Caffeina, dove è intervenuta anche quest’anno. “Come quando nel film “Pretty Woman” Julia Roberts, nei panni della prostituta Vivian, risponde a Richard Gere – Edward, quando lui le chiede cosa voglia davvero: “Voglio la favola”. Annarita Briganti su questo concetto non ha dubbi: “Questo fatto di accontentarsi delle briciole deve finire”. Perché vivere un amore finalmente felice deve essere un diritto universale. È l’amore che vorrebbe la protagonista del romanzo, Gioia Lieve, che avevamo già incontrato nella prima opera narrativa della Briganti. Gioia, giornalista freelance precaria e scrittrice, incontra un fascinoso artista, Guido: forse finalmente è quello giusto, la persona che la salva dagli altri, dopo sfortunate esperienze sentimentali ed esistenziali. “Cosa vuoi che sia per te? Posso essere tutto” le dice Guido, e lei vuole crederci. Un romanzo in cui Gioia ci narra in prima persona le sue avventure, in una sorta di diario agile ed immediato, molto contemporaneo. Ogni capitolo termina con frasi di canzoni, da Elisa a Fedez, da Jovanotti a De Gregori, a sottolineare l’universalità dei sentimenti. Nel romanzo di Annarita Briganti trova spazio anche la realtà più negativa, dal tema del precariato lavorativo a quello della violenza sulle donne, che si materializza nello stalking di cui rimane vittima la protagonista. “Voglio comunque vedere il lato rosa della vita. Io dico sempre, i cinici si astengano dalla lettura del mio romanzo. Quello di cui scrivo è un mondo parallelo, dove non c’è posto per le tristi notizie di cronaca, di cui pure mi devo occupare nella mia attività giornalistica. Un mondo di felicità e leggerezza, che spero si realizzino un po’ di più nella nostra esperienza quotidiana”. Antonietta Briganti sta girando l’Italia promuovendo i suoi romanzi. Si definisce tra l’altro “collezionista di sentimenti”: una passione che ha riversato anche in “Rinascimento”, uno dei racconti che compongono la raccolta “Un bacio in bocca”. Un’antologia di sedici autori, che rappresentano la nuova narrativa italiana, sul tema della passione e dell’amore, curata da Giorgio Nisini per Caffeina. E proprio con Caffeina Antonietta Briganti ha un rapporto privilegiato di reciproca stima, visto che la protagonista Gioia ad un certo punto si reca proprio al festival viterbese per motivi professionali. “Mi piace Caffeina. Perché Caffeina è una cosa seria, e a me piacciono le cose serie”.