Un nodo blu: è questo il simbolo scelto per la “Prima giornata nazionale contro il bullismo a scuola” che si celebra il 7 febbraio 2017. La data coincide con quella del Safer Internet Day (giorno per l’uso consapevole della rete) indetto dalla Commissione Europea, a sottolineare come sempre più spesso il bullismo prenda la forma di cyberbullismo. Il simbolo scelto è un nodo blu contro il bullismo e in quella giornata le scuole italiane dedicheranno azioni di sensibilizzazione rivolte non solo agli studenti ma a tutta la comunità e verranno presentate le migliori proposte didattiche elaborate dalle scuole per sensibilizzare, prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo
“Vittima di mille ingiustizie” è un libro di Alessandra Hropich che narra la storia della propria sorella che ha conosciuto la prepotenza in tutte le fasi della vita: a scuola, il classico bullismo, in età adulta, la prepotenza tipica degli adulti. Molto avrebbe potuto fare Antonella se ne avesse parlato in casa, da piccola, non subendo ma ribellandosi. Ma purtroppo esiste in età scolastica e in generale, nella società, una pericolosa tendenza ad imitare i bulli, a fare gruppo con loro in modo da assicurarsi una certa sicurezza che in realtà non hanno. Perché va detto: i bulli sono persone fortemente insicure che tendono a sopraffare gli altri per dimostrarsi sicure di loro stesse.
“L’errore commesso da mia sorella afferma l’autrice, è stato quello di non parlarne da ragazzina, poi da adolescente, fino alle scuole superiori, le ha creato un atteggiamento chiuso verso il prossimo e quindi poco portato ad esternare la rabbia e questo continua a penalizzarla anche oggi nel contesto lavorativo ove persone o colleghe insicure tendono o vorrebbero imporsi su di lei. Il bullismo va combattuto sin dalle scuole, in età adolescenziale, ove i ragazzi prepotenti debbono essere messi in difficoltà e non aiutati dal resto della classe a fare le bravate ai danni di qualche compagno ritenuto più debole. Molto potrebbe fare la scuola perché i genitori difficilmente si interessano del problema di avere un figlio bullo o maleducato. I genitori tendono erroneamente a definire vivace o sveglio un ragazzino che prevarica gli altri.
Se il problema non si risolve a scuola, quando si é piccoli, poi non dobbiamo meravigliarci di vedere ed incontrare una marea di prepotenti che ci scavalcano in fila al supermercato, al lavoro e ovunque.
“Vittima di mille ingiustizie“, un libro che vuole essere di grande aiuto a chi soffre e a tutti coloro che intendono mettere in seria difficoltà i prepotenti, con pochi ma giusti atteggiamenti, perché il prepotente, che tanto sembra forte in gruppo, in realtà, preso da solo, si rivela l’individuo più debole che possiamo mai conoscere.
L’autrice:Alessandra Hropich
laureata in Legge con la passione per il sociale, con esperienza come volontaria, come organizzatrice e Relatrice di Eventi che trattano tematiche come la disabilità, la violenza maschile e femminile, il disagio delle coppie, la mancanza di dialogo in famiglia ed altre.
“Vittima di mille ingiustizie” è il suo terzo libro, il primo ha come titolo: “Quando il Mostro é il proprio padre!” Il secondo: “La Felicità? Ve la do io!”
Tutti i libri sono tratti da di storie vere.
Per informazioni sul libro.
www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/narrativa/vittima-di-mille-ingiustizie-ebook.html
Per presentazioni nelle scuole:
scrivere a: ale.h2013@libero.it>