Parte da Civita Castellana il progetto artistico: “Ciminiere: Immaginario del lavoro a Civita Castellana”, organizzato da Cantieri d’Arte. La presentazione si è svolta nello spazio Arci venerdì pomeriggio.
Con questo progetto Cantieri d’Arte inaugura un intenso programma di residenze artistiche nel territorio della Tuscia. “Da alcuni anni invitiamo artisti a risiedere per qualche tempo in territori in cui l’arte si è fatta distante dalla gente: un allontanamento che si manifesta apertamente nella sparizione dei monumenti dagli spazi pubblici” ha esordito Marco Trulli, curatore del progetto. “Attiviamo percorsi di ascolto della territorialità, dal punto di vista sociale, storico, economico. Raccogliamo testimonianze, memorie, idee e le coniughiamo con i differenti punti di vista che ci forniscono gli artisti invitati, per collaborare attivamente insieme agli artisti locali, alla riqualificazione della Tuscia, un territorio così vasto e articolato, così diversamente sedimentato”.
La geografia di interventi da proporre per la Tuscia inizia a Civita Castellana, una cittadina della provincia che fu una tappa dell’ “Italienische Reise” di Goethe, e che attirò per i suoi paesaggi un pittore famoso come Camille Corot. Qui, nel secolo XIX, iniziò una fiorente attività manufatturiera di ceramiche, che si evolse nel secolo successivo in vera e propria industria. La città divenne un rilevante distretto industriale, il cui momento di massima espansione fu negli anni ’70-‘80.
“Civita Castellana è l’unico luogo della Tuscia dove la produzione ha impattato in maniera rilevante sul tessuto urbano. A seguito della crisi che ha duramente colpito il settore manifatturiero, molti dei luoghi preposti alla produzione sono rimasti abbandonati e come in rovina” ha continuato Marco Trulli.
Ad indagare sulla relazione tra produzione manifatturiera e trasformazione del paesaggio è stato chiamato l’artista Cosimo Veneziano, che si è già distinto in passato per progetti artistici calati in contesti post industriali. La residenza dell’artista prevede la collaborazione, oltre che con un team di architetti paesaggisti, anche con gli studenti del liceo Artistico “U. Midossi” di Civita Castellana. Gli studenti sono stati invitati a fare rilievi e sopralluoghi, per costruire una mappatura di ricordi e luoghi un tempo legati alla produzione. Successivamente sono state elaborate delle gif, per raccogliere le loro suggestioni intorno a quei luoghi e al modo in cui essi potrebbero essere ri-immaginati.
Il progetto “Ciminiere” prevede inoltre la collaborazione con i professionisti che operano ancora nel settore della ceramica, e la testimonianza fattiva di alcuni ex operai del settore della stoviglieria, la cui produzione è quasi completamente scomparsa dal distretto. Sabato 9 aprile, presso i locali dell’ARTCeram di Civita Castellana, si svolgerà la mostra di fine residenza di Cosimo Veneziano, con l’esposizione dei lavori degli studenti e di un’opera in ceramica da lui creata per l’occasione. “Le ciminiere che danno il nome al progetto sono quelle dell’ex Ceramica Marcantoni, ormai spente, inglobate come un feticcio della storia recente nella nuova piazza del paese che è il centro commerciale” ha concluso Trulli. “Rappresentano la necessità di dare il giusto riconoscimento a questi spazi irrisolti. Di fare i conti con il nostro passato recente e con le sue contraddizioni”.