Abbi Fede è la nuova commedia di Giorgio Pasotti, disponibile in prima visione su Rai Play dall’11 giugno. La pellicola è liberamente ispirata alla commedia nera danese Le Mele di Adamo di Andres Thomas Jensene vede come sfondo i suggestivi paesaggi del Trentino Alto Adige, al confine con l’Austria, coproduttrice del film.
Adamo (Claudio Amendola), neofascista appena scarcerato, viene assegnato alla comunità di recupero di Padre Ivan (Giorgio Pasotti), un sacerdote con un’intaccabile fede in Dio e nel suo prossimo. È proprio questo sentimento che ogni giorno viene messo a dura prova nel rapporto con il nuovo arrivato, inizialmente incapace di inserirsi all’interno della piccola comunità composta da uno sciatore alcolizzato, Gustav (Robert Palfrader), l’ex terrorista Khalid (Aram Kian) e la problematica Sara (Gerti Drassl).
E mentre la fede di Ivan vacilla, questi elementi costruiscono il cammino di Adamo verso la realizzazione di un obiettivo, apparentemente semplice – ovvero la realizzazione di uno strüdel di mele – che si rivelerà la strada per ritrovare sé stesso.
Giorgio Pasotti torna alla regia e ci racconta due personaggi totalmente contrapposti, il bene e il male personificati. Un dualismo che costituisce interamente lo sviluppo della narrazione, oltre che la stessa recitazione: Ivan è eccessivo nella sua fede e nell’ottimismo, mentre Adamo, taciturno, è lo specchio del malessere.
Indubbiamente il regista cerca di rendere chiaro il trattarsi di un braccio di ferro tra due aspetti della vita che ci accompagnano, contaminandosi a vicenda, e offrendo allo spettatore una commedia agrodolce, fatta anche di elementi di umorismo.
È nella ricerca di un equilibrio che si concentra il lavoro ambizioso di Pasotti, ma concretizzato solo in parte. Infatti, a non convincere totalmente è la volontà di voler portare allo stremo tutte le caratterizzazioni dei diversi personaggi che circondano i due protagonisti: come la figura dello stesso Padre Ivan, incapace di esprimere appieno una visione edulcorata del mondo, al punto da cadere nella trappola di un linguaggio forzato; così anche la figura di Dottor Catalano, medico di paese interpretato da Roberto Nobile, un dottore delirante, o forse un Einstein mal riuscito, esagerato e a tratti fastidioso.
Un film non totalmente bilanciato come il regista mostra di volere, tanto da lasciare lo spettatore perplesso dinanzi a un prodotto che avrebbe potuto fare centro con molta più forza di quanta dimostrata.
Così ci viene mostrata una commedia che spiazza per la sua improbabilità e l’insostenibilità di alcuni dialoghi. Un prodotto che sicuramente ha visto una forte volontà da parte del regista, e a tratti anche piacevole da vedere, ma che non riesce a trovare un registro adatto per la sua parabola sulla redenzione.
Abbi Fede di Giorgio Pasotti si conclude come un progetto molto interessante e ambizioso, ma che non trova un compimento concreto all’interno della sceneggiatura (firmata dallo stesso regista e da Federico Baccomo). Ma sicuramente la pellicola disponibile su Ray Play riesce a suscitare riflessioni nello spettatore, soprattutto di fronte ai diversi toni umoristici per raccontare l’infinita lotta tra il bene e il male.
Cinema, Abbi Fede di Giorgio Pasotti: il precario equilibrio tra bene e male
di Nicole Chiassarini