Tutto è cominciato a Tuscania: l’infanzia, il liceo, fino agli studi universitari che li hanno trasformati in due fuori sede. Claudia Vincenti e Flavio Mattei, dopo la maturità, hanno salutato la Tuscia con un biglietto in tasca, destinazione Pisa. Anche la facoltà li ha visti uniti: Giurisprudenza per entrambi. Per il futuro avevano sogni e progetti, come tutti i ragazzi che si avviano alla professione. Le alternative professionali erano Roma o Pisa e la Toscana ha avuto la meglio, offrendo una qualità di vita più a misura d’uomo. Il desiderio di una vita in comune li ha accompagnati al matrimonio e poi è arrivato Leonardo. Con la sua nascita è giunta anche la diagnosi di paralisi cerebrale. La quotidianità è cambiata. “Un bambino gravemente disabile ti porta a fare scelte diverse, di lavoro e di vita. Ma tutto l’amore che abbiamo per Leonardo ci ha dato la forza di affrontare le difficoltà a cui siamo andati incontro. Siamo rimasti a Pisa perché il territorio ci offriva un’assistenza maggiore, ma Tuscania è nel nostro cuore. Per noi è casa, è famiglia e amicizia”.
Da qui parte la voglia per Claudia Vincenti di “esibirsi” sul palco del Rivellino. Oggi questa mamma, che ha un ruolo di amministrativo presso la Asl, si è messa in gioco e si ripresenta alla sua città natale in veste di attrice, con altre mamme che come lei vivono l’esperienza della disabilità. “Vorremmo piantare un germoglio perché anche a Tuscania tutte le famiglie che vivono la nostra esperienza possano trovare una rete di aiuti come quella che abbiamo creato noi a Pisa”.
Era il 2016 quando Claudia con altre mamme di bimbi disabili, la creatrice di un co-working che ha messo a disposizione uno spazio dove incontrarsi, una psicologa e un’educatrice hanno dato vita a un’associazione per dedicare spazio e tempo ai bimbi con una disabilità grave, ai loro genitori e ai loro fratelli. E’ nata così “Eppursimuove” un’associazione (di cui la presidente è Stefania Bargagna neuropsichiatra infantile) che al suo esordio ha regalato due ore di libertà per due pomeriggi a settimana, alle mamme di ragazzi disabili. Donne che non si sono arrese e che non hanno accettato di essere relegate nel ruolo delle “poverine”. “Per il nome dell’Associazione, ci ha ispirato Galileo: i nostri figli che sembrano immobili, muovono una forza e un amore che è difficile anche solo da immaginare, da qui il nostro logo”. Quelle mamme si sono rimboccate le maniche e hanno iniziato a pensare a laboratori, attività sportive, corsi di formazione, sono arrivate a creare campi estivi in cui i ragazzi disabili sono seguiti da assistenti con un rapporto uno per uno. E per arrivare a tanto, c’è stato un lavoro enorme che ha visto la partecipazione a bandi, il reperimento di finanziamenti mirati, il coinvolgimento di Enti che hanno creduto in loro e hanno dato fiducia e disponibilità economica.
Il laboratorio teatrale è stato per queste donne l’occasione per dare voce alla voglia di comunicare e condividere il loro vissuto. “Le Equilibriste. Un viaggio fantasmagorico tra complicati equilibri quotidiani” è lo spettacolo che sarà in scena il 4 novembre al Rivellino alle ore 21. La regia è di Letizia Pardi, una donna di teatro che ha scelto la strada dell’impegno civile nella sua professionalità. Prima di questo spettacolo, avevano portato in scena “Caregivers show”, ma sempre in teatri vicino a Pisa. Questa è la prima volta che le nove amiche, sicuramente mamme, ma ancor prima donne, escono dai confini regionali, per raccontare desideri, gioie, piaceri e difficoltà di una vita particolare, eppure comune a tante. “La disabilità è una condizione – sottolinea Claudia – non una malattia. Più riesci a vivere questa condizione in maniera positiva e più tuo figlio riuscirà a respirare serenità e amore”. L’amore sconfinato di Claudia e Flavio ha fatto entrare nella loro vita anche Lorenzo, che da tre anni è in affido nella loro famiglia.