Sabato 15 Marzo alle ore 17 alla Sala DIGIPASS della Biblioteca Pubblica L.FUMI, con il Patrocinio del Comune di Orvieto, l’impegno di sette Associazioni dell’orvietano ha consentito di organizzare un evento informativo e propositivo sui fondamentali servizi che il Consultorio familiare offre, e in alcuni casi dovrebbe offrire.
La legge del 29 luglio 1975, n. 405 che istituisce i consultori familiari, stabilisce che il
“servizio di assistenza alla famiglia e alla maternità” ha come scopo:
l’assistenza psicologica e sociale per la preparazione alla maternità ed alla
paternità responsabile e per i problemi della coppia e della famiglia, anche in
ordine alla problematica minorile;
la somministrazione dei mezzi necessari per conseguire le finalità liberamente
scelte dalla coppia e da singolo in ordine alla procreazione responsabile nel
rispetto delle convinzioni etiche e dell’integrità fisica degli utenti;
la tutela della salute della donna e del prodotto del concepimento;
la divulgazione delle informazioni idonee a promuovere ovvero a prevenire la
gravidanza consigliando i metodi ed i farmaci adatti a ciascun caso.
Con questi iniziali obbiettivi, nel 1975 nel nostro Paese si compiva un enorme passo
avanti nel campo del progresso sociale. Perché tale può essere definita la portata
innovativa che il Consultorio familiare ha costituito nel corso degli anni a seguire, e
che tutt’ora, con il conseguente evolversi della società nel suo senso più ampio,
continua a costituire.
Il Comitato Orvietano per la Salute Pubblica, grazie all’indispensabile aiuto e supporto
di importanti Associazioni di Volontariato dell’orvietano come L’albero di Antonia, Il
Filo di Eloisa, la Cellula Coscioni, Abitare Orvieto, Articolo 21 e l’Associazione Rose
Rosse d’Europa, ha organizzato un incontro che si prefigge lo lo scopo di divulgare,
soprattutto ai cittadini più giovani, come è nato ad Orvieto il Consultorio familiare,
quali servizi ha garantito alla comunità orvietana nel corso degli anni e di lanciare delle
idee per potenziare un servizio che deve rimanere patrimonio indiscusso di uno Stato
di diritto.
Per questo ci aiuteranno la Dott.ssa ginecologa Marina Toschi, della RU2020-Rete
umbra per l’autodeterminazione, la giornalista Eleonora Cirant di ProChoice-Rete
contraccezione ed aborto, e l’ostetrica Maria Teresa Marchesini.
È attesa la presenza del Dott. Massimo Marchino, Direttore del Distretto Sanitario di
Orvieto (da cui dipende il Consultorio familiare) e dell’Assessore alle Politiche Sociali
Alda Coppola. Interverranno vari utenti del servizio consultoriale attuale e le
associazioni organizzatrici a portare le loro testimonianze che, ci auguriamo,
alimenteranno un piacevole dibattito con il pubblico presente.
Il Comitato Orvietano per la Salute Pubblica è lieto di invitare tutti a partecipare a questo incontro quale momento di sviluppo della consapevolezza di una parte
fondamentale dei diritti dei cittadini.