Consiglio comunale di Viterbo: promossi e bocciati

Come sarà composto il prossimo consiglio comunale? E’ un po’ presto per dirlo con assoluta certezza. Intanto perché il conto delle preferenze non è ancora terminato (sul sito del Comune siamo fermi a 61 sezioni su 66). E poi perché tale composizione è sottoposta a una serie di variabili: dai possibili apparentamenti (c’è tempo fino a domenica), al risultato del ballottaggio. Chi vince infatti, conquisterà 20 seggi; per tutti gli altri ne resteranno soltanto 12. Ma c’è anche un ulteriore fattore-incognita: i candidati a sindaco perdenti sono comunque i primi degli eletti e quelli che erano appoggiati da più di una lista dovranno scegliere fra quelle che erano in campo, togliendo ovviamente il seggio all’ultimo degli eletti nella lista stessa.

Fatte tutte queste premesse, si può ipotizzare la composizione del futuro consiglio comunale, a patto che non ci siano apparentamenti dell’ultim’ora. Vediamoli.

Se vince Chiara Frontini:

Seggi di maggioranza: A Viterbo 2020 spetterebbero 7 seggi (Patrizia Notaristefano, Umberto Di Fusco, Letizia Chiatti, Marco Nunzi, Giancarlo Martinengo, Luigi Gioiosi e Chiara Scardozzi). A Con Chiara per Viterbo 5 seggi (Emanuele Aronne, Francesco Buzzi, Rosanna Gilberto, Elena Angiani e uno tra Massimiliano Urbani e Federico Tonnicchi, che al momento hanno lo stesso numero di preferenze). A Viterbo fa squadra 2 seggi (Marco Ciorba e Alessandra Purchiaroni). A La Tuscia nel cuore 1 seggio (Melania Perazzini). A Viterbo cambia 4 seggi (Daniele Rossi, Marco Bruzziches, Alessandra Croci e Tiziano Ionta). A Rinascimento 1 seggio (Ugo Poggi).

Seggi di opposizione: al Partito Democratico spetterebbero 2 seggi (Lina Delle Monache e Alvaro Ricci); a Insieme per Viterbo 1 seggio (Patrizia Bruno); a Viterbo dei cittadini 1 seggio (Pietro Maria Amodio), ma con l’incognita Troncarelli, la quale – essendo candidato a sindaco perdente – è eletta e quindi dovrà togliere il seggio a qualcuno, scegliendo tra le tre liste. A Fratelli d’Italia 3 seggi (Antonella Sberna, Matteo Achilli e Gianluca Grancini). Quest’ultimo però rimarrà fuori per cedere il suo seggio a Laura Allegrini. A Per il bene  comune 2 seggi (Stefano Calcagnini e Giuseppe Giulianelli). A Viterbo la splendida 1 seggio (Mauro Busti), ma con l’incognita Ciambella, la quale – essendo candidato a sindaco perdente – è eletta e quindi dovrà togliere il seggio a qualcuno, scegliendo tra le due liste. Alla Lega 1 seggio (Andrea Micci). A Forza Italia, Fondazione, Udc 1 seggio (Giulio Marini). Anche qui con l’incognita Ubertini, il quale – essendo candidato a sindaco perdente – è eletto e quindi dovrà togliere il seggio a qualcuno, scegliendo tra le due liste.

Se vince Alessandra Troncarelli:

Seggi maggioranza: al Partito Democratico spetterebbero 8 seggi (Lina Delle Monache, Alvaro Ricci, Sonia Perà, Enrico Zonghi, Lucrezia Santoni, Marcello Guadagno, Antonio Castagnaro e Roberto Melchiorri). A Insieme per Viterbo 4 seggi (Patrizia Bruno, Francesca Sanna, Vittorio Marignoli e Agnese Apuzza). A Fare per Viterbo 1 seggio (Alfredo Fioramanti). A Viterbo dei cittadini 3 seggi (Pietro Maria Amodio, Andrea Cutigni e Angelo Grottanelli). A Contatto 1 seggio (Francesco Boscheri). A Viterbo cresce 2 seggi (Elpidio Micci e Isabella Lotti). Al Movimento 5 Stelle 1 seggio (Massimo Erbetti).

Seggi di opposizione: A Viterbo 2020 spetterebbero 2 seggi (Patrizia Notaristefano e Umberto Di Fusco). A Con Chiara per Viterbo 1 seggio (Emanuele Aronne). A Viterbo cambia 1 seggio (Daniele Rossi), ma con l’incognita Frontini, la quale – essendo candidato a sindaco perdente – è eletta e quindi dovrà togliere il seggio a qualcuno, scegliendo tra le tre liste. A Fratelli d’Italia 3 seggi (Antonella Sberna, Matteo Achilli e Gianluca Grancini). Quest’ultimo però rimarrà fuori per cedere il suo seggio a Laura Allegrini. A Per il bene  comune 2 seggi (Stefano Calcagnini e Giuseppe Giulianelli). A Viterbo la splendida 1 seggio (Mauro Busti), ma con l’incognita Ciambella, la quale – essendo candidato a sindaco perdente – è eletta e quindi dovrà togliere il seggio a qualcuno, scegliendo tra le due liste. Alla Lega un seggio (Andrea Micci). A Forza Italia, Fondazione, Udc 1 seggio (Giulio Marini). Anche qui con l’incognita Ubertini, il quale – essendo candidato a sindaco perdente – è eletto e quindi dovrà togliere il seggio a qualcuno, scegliendo tra le due liste.

Curiosità. Chi è fuori ovvero i cosiddetti trombati eccellenti da citare: Giacomo Barelli, Mario Quintarelli, Giovanni Arena, Livio Treta, Paolo Barbieri, Alessia Mancini, Antonio Obino, Vittorio Galati, Claudio Taglia e Alfonso Antoniozzi. A loro un in bocca al lupo per la prossima volta.

 

 

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