Consorzio Val di Paglia Superiore: ok a convenzione con Regione Lazio

La conferenza stampa è fissata per il primo pomeriggio a palazzo Gentili, sede della Provincia di Viterbo. L’avvocato, Luciana Selmi, è lì per presentare ufficialmente le pubblicazioni di matrimonio tra il Consorzio Val di Paglia Superiore e la Bonifica reatina, che rientrano nel programma di fusione dei vari consorzi territoriali regionali (alla fine da dieci saranno ridotti a quattro). Luciana Selmi, nominata commissario straordinario appena due mesi fa, siede al tavolo accanto al presidente della Provincia Mauro Mazzola, al consigliere regionale Riccardo Valentini. Più tardi arriverà l’assessore regionale alle Infrastrutture Fabio Refrigeri. Inizia la Selmi: “La situazione finanziaria del consorzio del Paglia è rassicurante, nel senso che non c’è un centesimo di debito”. Bene no? Eh no, perché poi le sue parole diventano un autentico atto di accusa nei confronti della passata gestione che sostanzialmente non ha prodotto nulla, che non è stata in grado di investire i soldi a disposizione, che ha generato soltanto un enorme contenzioso con la Regione, cioè con l’ente di riferimento. “Il presidente del consorzio ha condizionato l’atmosfera”. Un attacco ad alzo zero che, nelle intenzioni della commissaria, dovrebbe spianare il terreno a interventi di rilancio del territorio che tengano conto di tutte le realtà in esso esistenti. “C’è – sottolinea – una fondamentale esigenza di trasparenza che dovrà portare alla ottimale operatività del consorzio”. Piano incardinato su tre parole chiave: razionalizzazione, risparmio, efficienza.
Evidentemente, due mesi alla guida sono pochi per capire potenzialità e carenze della macchina consortile. “Ma io ce la metterò tutta – garantisce la Selmi – nell’interesse del territorio e di chi vi abita e lavora. Intanto per i consorziati nulla cambia”. Il presidente della Provincia Mazzola benedice il matrimonio tra la Val di Paglia e la Bonifica reatina, ma non entra nel merito dei giudizi espressi dalla commissaria (“Non so”). Il consigliere Valentini parla di progetto riformatore (quello di accorpare i vari consorzi) che ispira l’intera politica della Pisana. E la Regione chiaramente al progetto crede, come conferma l’assessore Refrigeri: “Ci abbiamo messo 40 milioni e l’impegno a cambiare la governance, tanto per cominciare”.

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