Un rito solenne quello del corteo storico che si consuma ogni anno nelle stanze del monastero di Santa Rosa. Serietà, concentrazione e cura del particolare per i partecipanti uniti ai tanti i volontari che ne curano con dovizia ogni particolare.
Nel grande stanzone annesso alla Basilica, un piccolo portoncino marrone trasmette l’anonimato ma basta entrarvi per aprirsi quel mondo che da vita al corteo storico. Sulle stampelle e sopra i tavoli, sono esposti i vestiti, le corazze, le parrucche bianche, le scarpe, gli anfibi dalle borchie gigantesche, i copricapo e le armi, tutto meticolosamente allineato e numerato risponde alla figura che lo indosserà.Sono pezzi di pregio che ancor oggi escono dalla manualità artigiana, di cui i volontari del Monastero si prendono cura per l’intero anno,
E’li in quell’angolo che ci si prepara ogni anno per la raffigurazione storica più attesa del 2 settembre, la fotografia di una Viterbo che attraversa sette secoli di storia , che anticipa e accompagna la processione che custodirà quest’anno il corpo della Santa evento da ritenersi eccezionale strettamente collegato alla celebrazione giubilare.
Dal 31 agosto sino al 2 settembre il corpo della Santa sarà esposto in Cattedrale.
Nel quartier generale del corteo storico in questi giorni di preparativi c’è un grande fervore.
E’ possibile scorgere le nuove suore Alcantarine che da questo anno custodiscono il Monastero, avvolte nei loro abiti grigio chiaro che si muovono in pieno dinamismo , affinché tutto risplenda. Tutto è aperto, tutto arriva agli occhi del visitatore
Venerdi 2 settembre dopo la vestizione, i gruppi dei figuranti saranno chiamati per secoli e fatti disporre in ordine all’interno di quell’ambiente, tutti insieme ricomporranno la fotografia della città dei Papi dal 1200 al 1800, che precede di un giorno il Trasporto della Macchina di Santa Rosa.
Alle 12 il Sindaco di Viterbo rinnoverà il rito della consegna della “Mazza argentea”, simbolo del potere temporale del Papato ai dignitari del 1700 del Corteo Storico.
Alle ore 17.30 la partenza del corteo a cui si uniscono Facchini,autorità e rappresentanti dei vari Ordini ecclesiastici, ci si muove dal Monastero per raggiungere la Cattedrale dove il Vescovo Monsignor Lino Fumagalli esporrà la liturgia della Parola..
Dopodiché si crea la processione con il corpo di Santa Rosa che verrà riconsegnato dal facchini al Santuario, il corteo storico precede la processione che di strada in strada si allunga con l’aggiunta dei tanti cittadini desiderosi di accompagnare quel corpo nella sua dimora di culto sempre.