Dolce di castagne al cucchiaio, la ricetta golosa di Leda

di Leda Borghi*

Dolce di castagne al cucchiaio,un dessert davvero chic. I bicchierini di castagne al cucchiaio sono piccole delizie monoporzione, perfette per concludere un pranzo .Per centinaia di anni le castagne hanno rappresentato la principale fonte alimentare delle popolazioni degli appennini durante l’autunno e l’inverno. La marmellata viene preparata con la purea di castagne. Data la bassa acidità è un prodotto molto deperibile, e per conservarsi bene necessita di una elevata percentuale di zuccheri. La marmellata di castagne è quindi un prodotto molto dolce,La confettura di marroni delle Monache Trappiste di Vitorchiano è molto ricercata.  il tutto impreziosito da una nuvola freschissima di panna montata. Una vera golosità per tutti gli amanti delle castagne.

Ingredienti per 4 porzioni
300 grammi di marmellata di marroni
1 bacca di vaniglia
400 grammi di panna fresca da montare
150 grammi di mascarpone
cacao amaro per guarnire

Preparazione
Montare la panna insieme al mascarpone. Metterne da parte qualche cucchiaiata. Aggiungere al composto i semi della bacca di vaniglia e la marmellata, mescolando dal basso verso l’alto per non smontarlo. Dividerlo in quattro bicchieri, finendo con un piccolo strato di sola panna e mascarpone, così da avere una sfumatura di colore. Lasciare in frigo per un paio d’ore. Decorare con cacao amaro al momento del servizio.Al centro del bicchierino/vassoio, potete porre una castagna intera lessata, oppure dei marron glacè.

Che bontà!

 

*Leda Borghi vive nella campagna romana dove coltiva, cucina e riceve amici.
Insieme a piante, pomodorini e fiori ciò che coltiva è una grande passione per la cucina. Ex ristoratrice mai pentita, ha collaborato con le sue ricette con la rivista Il Salvagente e scrive on line su GiampaTv, portale dell’autore televisivo Giampaolo Trombetti, all’interno del quale cura la rubrica Leda in cucina. Nel 2016 è uscito il suo libro Ricette di una ragazza perbene, non un manuale di istruzioni per la cucina, ma un percorso della memoria. Che si tratti di un incontro occasionale, da cui nasce una reciproca conoscenza, o degli affetti familiari, Leda Borghi sintetizza tradizione e rivisitazioni culinarie strizzando l’occhio alla convivialità e all’incontro con l’altro.

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