E’ scomparso il giornalista Beniamino Mechelli. Per lungo tempo una firma del Corriere di Viterbo,poi corrispondente locale per l’agenzia di stampa Ansa, scrittore. Viveva a Canepina,dove era pure impegnato nell’Associazione di Promozione Sociale Argento Vivo, con la carica di presidente, proprio a Canepina giovedi 11 luglio nel pomeriggio alle ore 16.00 verranno celebrati i funerali. Il suo decesso avvenuto all’improvviso, aveva 72 anni.RIP.
Il cordoglio del presidente della Provincia Alessandro Romoli
È con sincera tristezza che ho appreso della scomparsa di Beniamino Mechelli, storica firma del giornalismo viterbese e scrittore.
Nel corso della sua brillante carriera, che lo ha visto collaborare con organi di stampa sia locali che nazionali, Mechelli ha lavorato anche come addetto stampa della Provincia di Viterbo. Ecco perché quello di oggi è un giorno di lutto anche per l’Ente che ho l’onore di presiedere.
Non solo. Mechelli ha scritto anche diversi libri sulla storia di Canepina, dove viveva, contribuendo dunque in maniera fattiva a promuovere e far conoscere la Tuscia.
Oggi la Provincia di Viterbo perde un importante giornalista, un fine intellettuale e un grande uomo. Alla sua famiglia e ai suoi cari giungano le mie più sentite condoglianze e quelle dell’amministrazione provinciale.
Il ricordo del vice presidente del Consiglio regionale del Lazio, Enrico Panunzi
“Non ho parole per esprimere il profondo dolore che provo per la morte improvvisa di Beniamino Mechelli. Un eccellente giornalista, una persona di eccezionale cultura ma soprattutto un mio grandissimo amico, con cui ho condiviso 50 anni di vita ed esperienze. Canepinese come me, aveva una straordinaria passione per la storia locale documentata da scoperte dai vari archivi perseguite con tenacia e pazienza, per le quali i suoi occhi brillavano e questa luce si irradiava verso gli altri in modo simpatico e intelligente. Un esempio il progetto “Canepina medievale”, sostenuto dalla Regione Lazio, che ha riportato alla luce oltre 130 documenti inediti di straordinario valore. Negli ultimi anni, poi, aveva dedicato a Canepina alcune pubblicazioni sulla tragica vicenda del bombardamento del 1944 e dei personaggi poco conosciuti ma particolarmente segnati da quel biennio nefasto tra il 1944 e il 1945. Soltanto un mese fa, aveva curato le commemorazioni per gli 80 anni dal bombardamento che colpì il comune durante la Seconda Guerra Mondiale e dalla fucilazione di Paolo Braccini, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria, la cui famiglia gli aveva donato alcuni cimeli di cui andava fiero ed orgoglioso. In questo momento era presidente del centro anziani “Argento Vivo” ed era, ancora oggi, un preziosissimo punto di riferimento per la comunità canepinese, per la quale si spendeva con tutte le forze. La sua scomparsa è una gravissima perdita per il territorio. Lascia un vuoto incolmabile. Ogni volta che ci incontravamo mi dava suggerimenti per nuove iniziative. Sono certo che se ci fossimo visti in questi giorni, avrebbe avuto in mente una nuova idea di cui non mi aveva ancora parlato. Ci ha quindi privato di tante ultime proposte da valorizzare e regalare al nostro patrimonio storico e culturale, al cui pensiero continueranno a brillare gli occhi e l’ingegno. Ciao Beniamino, mi mancherai e mancherai a Canepina. Buon viaggio amico mio”.