Echi sonori a Palazzo Chigi, il clarinetto di Fuchs ci omaggia con un matinée indimenticabile

di Maria Teresa Muratore

i bemolli sono blu cover

Un piccolo, intenso, concerto da gustare, rapiti, dall’inizio alla fine, quello di sabato mattina a Palazzo Chigi per il festival “I Bemolli sono Blu”.

Pianoforte e clarinetto,

Sandro De Palma e Wenzel Fuchs.

Il pianoforte, possente, dà il la, il clarinetto lo accompagna e non lo abbandona mai anzi lo sostiene.

Schumann e Poulenc.

Vengono introdotte le musiche di Schumann come “fantastiche” (Phantasiestücke), ma onirico sembra tutto il concerto, perché il pianoforte è come se scandisse i fatti reali, concreti della vita e il clarinetto ne suonasse il senso, ne raccontasse il significato.

I due protagonisti così diversi, si guardano ogni tanto, si aspettano, si intendono, si integrano completamente in una perfetta armonia.

De Palma è concentrato sui tasti del pianoforte che risponde docile al suo tocco sapiente con una musica vivace, prorompente, mentre Fuchs accompagna con tutto il corpo il suono sinuoso del clarinetto, e come un novello Eolo soffia sui suoni del pianoforte dandogli una nuova dolcezza, come il vento sulle onde del mare, in una completezza di visione e significato. Come lo spirito che anima e sostiene la nostra vita.

 

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