11.8 C
Viterbo
venerdì, aprile 25, 2025
Alberto Toso Fei-libro

Alberto Toso Fei a Palazzo Brugiotti di Viterbo con il suo libro “I segreti del Canal Grande”

Giovedì 20 febbraio, alle ore 17.00, la Sala Assemblee della Fondazione Carivit a Palazzo Brugiotti, in via Cavour 65, a Viterbo, ospiterà la presentazione de “I segreti del Canal Grande”, libro di Alberto Toso Fei, all’interno della rassegna curata da Rosella Lisoni per l’associazione LaTorre della Tuscia. Letture di Anna Maria Fausto. Ingresso libero.

Oltre le finestre dei palazzi sul Canal Grande, i più prestigiosi e importanti di Venezia, si nascondono le leggende, i misteri, le curiosità, gli intrighi e le passioni della Serenissima. Nelle loro stanze si è snodata, nei secoli, la storia millenaria della Repubblica. Dai loro balconi si sono affacciate le cortigiane più belle, i poeti più acclamati, i governanti più astuti, gli ospiti più prestigiosi, che hanno reso leggendaria la città lagunare.
“I segreti del Canal Grande”, dello scrittore veneziano Alberto Toso Fei – che torna con una veste rinnovata a quindici anni dalla sua prima edizione grazie a Editoriale Programma – racconta tutto questo “navigando” nella storia: è infatti percorrendo le rive de “la strada più bella del mondo”, così come la definì l’ambasciatore di Francia Philippe de Commynes oltre cinque secoli fa, in un doppio viaggio De Citra e De Ultra, ovvero su un lato o sull’altro della città, che è possibile rivivere la storia della Serenissima attraverso le sue vicende, i suoi segreti o i semplici aneddoti, lasciandosi incantare dalle voci del passato: un percorso alla scoperta degli aspetti sconosciuti, curiosi e leggendari della Repubblica che, attraverso una lettura coinvolgente, fa conoscere un po’ di più Venezia con la sua storia straordinaria che prese piede tra le isole della laguna.
Centinaia di personaggi che attraverso le storie, palazzo dopo palazzo, finestra dopo finestra, si mettono in mostra per ricordarci quale straordinaria vetrina affacciata sulla Storia sia stata questa via d’acqua senza eguali: Gabriele d’Annunzio che semicieco vi scrisse il “Notturno”, Dante Alighieri che si mise a conversare con un pesce davanti al doge Soranzo, Antonio Canova che vi scolpì le sue prime opere, Lord Byron che vi nuotava abitualmente, Eleonora Duse che solo qua trovava pace, Giacomo Casanova che vi tenne il suo primo sermone da abate prima di dedicarsi ad “altro”, Papa Alessandro III che vi lavorò come sguattero, Francesco Morosini che con le sue conquiste ridonò nuova gloria alla Repubblica, Rodolfo Valentino che vi salvò dalle acque una ereditiera, e poi Napoleone Bonaparte, Pietro Aretino, Peggy Guggenheim, Giordano Bruno, in una incredibile
rassegna unita dallo scorrere secolare delle acque della strada maestra di Venezia.
Ma accanto alla Storia non poteva mancare la leggenda, in gran parte legata alla tradizione
orale: anche il Canal Grande lungo le sue rive è dunque dimora di fantasmi spaventosi o gentili, di diavoli e streghe, di mostri marini e coccodrilli di pietra…
Infine, il libro non narra solo di personaggi illustri o leggendari, ma anche dei magnifici edifici che sono loro stessi portatori di storie curiose e straordinarie e che, a dispetto del tempo, sono ancora qui a raccontarci le loro vicende: come quella del palazzo tagliato a metà e di quello mai finito di costruire; dell’edificio che con le sue statue scolpite racconta un dramma familiare e dei graffiti che parlano di tempi antichi di peste; della maestosità di Ca’ Balbi, costruita per dispetto e della leziosità della “casa di Desdemona”, del palazzo maledetto e della cupola senza chiesa; del ponte di Rialto e di quello della Costituzione.

“Raccontare quelle storie che sono intimamente legate ai luoghi – spiega Alberto Toso Fei – non è solo trasmettere nozioni: è preservare e costruire una memoria che finisce per farsi identità. È diffondere una conoscenza che produce un attaccamento e un amore che è il primo passo per agire verso una salvezza concreta. Quando conosci qualcosa e questo qualcosa ti piace, agisci per preservare, per salvare: saranno anche le storie a salvare Venezia; quelle invisibili, che costituiscono un patrimonio immateriale immenso, e quelle che la città mostra come segni nascosti, come i graffiti antichi, piccoli presìdi di memoria ancora tutti da scoprire”.

Se Venezia è indiscutibilmente un unicum che conserva e rende visibili le sue storie, il Canal Grande, essendo “il corso” cittadino, è il luogo dove – più di qualunque altra parte della città – si addensa la maggiore quantità di storie, delle quali sono visibili le tracce. Goderne durante un tragitto è una esperienza, una messa in contatto con la storia più profonda e unica di Venezia. Un portale che permette un viaggio nel tempo e nella storia.

Un libro double face
Con la sua doppia copertina “I segreti del Canal Grande” è un libro che si può capovolgere da una parte e dall’altra: leggendolo nei due versi si esplorano infatti – in una sorta di “andata e ritorno” – le due rive del canale, rendendolo un oggetto unico e divertente.
Il volume si correda da una elaborazione grafica di ogni palazzo del Canal Grande, e può dunque essere letto anche come una guida. Infine il libro – che ha una copertina traslucida che ricorda il riflesso dell’acqua – è arricchito dalle fotografie in bianco e nero scattate da Linda Simionato, che ha curato anche la veste grafica.

COMMENTA SU FACEBOOK

Data

20 Feb 2025

Ora

17:00

Luogo

Viterbo
Viterbo
Categoria