
L’archeologo Omar Scarone presenta e illustra “Le antichità falische e il filo spezzato”
Si concluderà a inizio dicembre il primo ciclo di appuntamenti con le videoconferenze “Alle 6 di sera a Falerii”, organizzate dal comune di Civita Castellana in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’antichità della Sapienza Università di Roma e il Museo archeologico dell’Agro Falisco (Direzione Regionale Musei Lazio). Le iniziative, durate un intero anno, volgono – almeno per il momento – al termine, proprio con la chiusura del 2021. L’ultimo appuntamento in calendario sarà il 3 dicembre, sempre alle ore 18.
L’iniziativa in questi dodici mesi ha proposto eventi di largo interesse e successo che hanno registrato una buonissima affluenza in termini di audience e appeal. Realizzati in aule virtuali, hanno reso possibile “incontrarsi” semplicemente collegandosi online, potendo seguire comodamente, da ovunque ci si potesse trovare, gli incontri narrativi e illustrativi. Il prossimo appuntamento sarà il coronamento conclusivo di questa esperienza particolarmente apprezzabile in tempo di pandemia, dove le limitazioni per evitare assembramenti non avrebbero permesso la continuità di convegni in presenza. E in un momento in cui, va anche aggiunto, la stimolazione e l’invito alla cultura, rappresentano e si confermano assoluti strumenti di fondamentale importanza. L’ultima videoconferenza, a cura del giovane archeologo Omar Scarone, riguarderà il tema “Le antichità falische e il ‘filo spezzato’”. Verrà affrontato il particolare e complesso argomento inerente la dispersione del patrimonio archeologico al di fuori del territorio nazionale, al quale il professionista ha dedicato i propri studi universitari presso la Sapienza Università di Roma. Il titolo evocativo lascia intuire lo scenario nel quale il dottor Scarone si muoverà, trattando il fenomeno da una prospettiva inconsueta: quello delle vendite, perlopiù legali, che alla fine del 1800, nel fervore degli scavi e sulla scia della legislazione all’epoca vigente, hanno favorito la nascita e la formazione di musei e collezioni in Europa e in America. Un percorso esplorativo su tematiche da cui scaturiranno riflessioni in merito alle modalità con cui quel “filo spezzato” può essere oggi ricomposto, a oltre un secolo dal primo “taglio”, restituendo di fatto intere pagine di storia antica.
Omar Scarone è membro dell’équipe del Falerii Project (https://www.instagram.com/faleriiproject/) ed è attualmente impegnato anche nello studio e nella ricomposizione dei contesti funerari rinvenuti a inizi ‘900 nel territorio di Rignano Flaminio.
La conferenza di venerdì 3 dicembre, alle ore 18.00, si terrà come di consueto su piattaforma Meet.
Per partecipare è richiesta la prenotazione all’indirizzo faleriimail@gmail.com.