
Necropoli di Monterozzi, Tarquinia, The Jeepers in concerto
The Jeepers
lo swing di Harlem
Giorgio Cùscito sax contralto e arrangiamenti
Nicola Tariello tromba
Massimo Pirone trombone
Marco Guidolotti sax baritono e clarinetto
Andrea Candela pianoforte
Giulio Scianatico contrabbasso
Pier Paolo Ferroni batteria
Giovedì 8 agosto, ore 21.00
Necropoli di Monterozzi, Tarquinia
Giovedì 8 agosto alle ore 21.00, alla Necropoli di Monterozzi di Tarquinia , The Jeepers in concerto per la quarta e ultima serata della rassegna “Immaginario Etrusco”, dedicata alla musica swing.
Le serate fanno parte di “Immaginario Etrusco”, rassegna curata da Marina Cogotti, nel contesto di “Artcity – Estate 2019”, realizzata dal Polo Museale del Lazio e dall’Istituto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Arrangiamenti e trascrizioni dal mondo di Duke Ellington e dai dischi anni ‘30 e ‘40 di Johnny Hodges, Cootie Williams e Rex Stewart. Concerto esplosivo per questo gruppo guidato da Giorgio Cùscito, pluripremiato pianista, sassofonista, vibrafonista, arrangiatore e compositore, tra i massimi esponenti italiani del jazz mainstream e tradizionale.
“Il progetto “The Jeepers”, dichiara Giorgio Cuscito, nasce da una mia doppia esigenza: la prima, quella di avere un gruppo dove esprimermi esclusivamente al sax contralto – strumento che ho usato poco e soprattutto in sala di registrazione, e quindi mi andava di svilupparne le possibilità; la seconda esigenza, quella di proporre un repertorio e di conseguenza anche un modo di fare jazz che risalisse a “ellingtonia”, e cioè tutti quei piccoli gruppi a nome dei solisti provenienti dall’orchestra di Duke Ellington attivi dagli anni trenta fino agli anni sessanta. Cootie Williams, Rex Stewart, Johnny Hodges hanno registrato copiosamente i propri brani con propri complessi, nei quali magari c’era lo stesso Ellington al pianoforte, ed era un peccato che in Italia mai nessuno avesse pensato di trascrivere, arrangiare e eseguire quel repertorio. Nel quale peraltro il sax contralto era molto in risalto: Johnny Hodges soprattutto, ma anche Tab Smith o Russell Procope. “The Jeepers” si chiamano così perché “jeep” era un soprannome di Hodges.
Per un progetto così particolare ho dovuto avvalermi di musicisti particolari. Nicola Tariello ad esempio è fondamentale, un trombettista trentenne che è stato anche allievo di Wynton Marsalis, ha capito l’importanza della tradizione, del blues feeling e dell’uso delle sordine. Marco Guidolotti al sax baritono, per fare un altro esempio, mi fa sentire la stessa serenità e la stessa solidità che probabilmente Harry Carney faceva sentire a Ellington.”
Il fitto programma di “Immaginario Etrusco”, con spettacoli di musica, teatro, visite a tema e laboratori, organizzate tra le necropoli e i musei di Cerveteri e Tarquinia, rende onore ai primi quindici anni dall’iscrizione dei siti nella lista del patrimonio mondiale Unesco.
Tutti gli altri eventi possono essere consultati sul sito www.art-city.it