Festa per Suor Gabriella a 40 anni dalla beatificazione, il corpo custodito dalle trappiste a Vitorchiano

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Domenica 23 aprile si sono svolti i tradizionali festeggiamenti in onore della Beata Gabriella Sagheddu,nel Monastero delle Trappiste in località Pallone a Vitorchiano.
Suor Gabriella è stata beatificata 40 anni fà da papa Giovanni Paolo II il 25 gennaio 1983 nella basilica di San Paolo fuori le mura, a conclusione dell’annuale Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
Nel 1995 sempre papa Giovanni Paolo II ha incluso una menzione specifica alla beata nella sua Ut Unum Sint, enciclica dedicata interamente al tema dell’unità dei cristiani. Nel 2018 papa Francesco l’ha citata come esempio di donazione della vita per la causa dell’unità dei cristiani nell’esortazione apostolica Gaudete et exsultate.
Il suo corpo è custodito nel monastero delle trappiste a Vitorchiano, dove è stato trasferito da Grottaferrata nel 1957, è custodito amorevolmente dalle suore del monastero provenienti da ogni luogo del mondo. Un luogo di respiro e di silenzio ove è bello poter fare sosta per rigenerarsi un pò.E’ possibile acquistare le buone confetture ,l’olio e il vino prodotto dalle stesse suore nella bottega, posta all’interno del convento.
I festeggiamenti,per il quarantennale di Suor Gabriella hanno visto la presenza del sindaco Ruggero Grassotti, di alcuni consiglieri di maggioranza, si sono svolti grazie all’impegno comitato organizzatore diretto da  Carlo Creta,dei volontari della parrocchia di Vitorchiano, della Banda Musicale “Fedeli di Vitorchiano”.
Gabriella Sagheddu-Suor Gabriella
Nata a Dorgali, in Sardegna nel 1914, in una povera famiglia di pastori, nonostante la sua brillante intelligenza deve rinunciare agli studi secondari per aiutare la mamma rimasta vedova a mantenere i fratelli e le sorelle. All’età di 18 anni la sua vita ha una svolta decisiva: la scoperta del Signore la trasforma, portandola a dedicarsi intensamente alla preghiera, alla catechesi e all’apostolato nelle file dell’Azione Cattolica, mentre matura in lei una chiara vocazione alla vita monastica. A 21 anni, Maria entra nella Trappa di Grottaferrata, dove la sua vita appare tutta dominata dalla gratitudine a Dio per la misericordia di cui l’ha investita chiamandola ad un’appartenenza totale a lui e dal desiderio ardente di rispondere pienamente a questa grazia.
Sotto la guida sapiente dell’abbadessa, la madre Pia, scopre l’ecumenismo spirituale di Paul Couturier, e si sente irrefrenabilmente spinta ad offrire la sua vita e le sue sofferenze per la causa dell’unità dei cristiani. A 23 anni, Maria, diventata nel frattempo suor Maria Gabriella, si ammala di tubercolosi e vive i restanti mesi della sua vita immersa nella preghiera di Gesù per l’unità di tutti i credenti in lui. Muore a soli 25 anni di età, nella domenica del Buon Pastore, di cui aveva raccolto con tutta la sua vita la promessa: Vi sarà un solo ovile e un solo pastore.
La sua vicenda ebbe un impatto enorme sul nascente ecumenismo della Chiesa cattolica e non cessa di toccare il cuore dei cristiani di tutte le confessioni. Maria Gabriella è stata beatificata da Giovanni Paolo II nel 1983. Le sue spoglie sono custodite nel monastero di Vitorchiano.
Suor Gabriella dentro
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