Fine vita, Marotta: “Nel Lazio proposta di legge bloccata da oltre 450 giorni”

“Mentre la Toscana approva una legge sul fine vita e persino in Veneto, con Zaia alla guida, il tema non è tabù, nel Lazio la destra regionale continua a evitare il confronto. La nostra proposta di legge sul fine vita, presentata nell’ambito della campagna Liberi Subito dell’Associazione Luca Coscioni, è bloccata da oltre un anno nei cassetti del Consiglio regionale. Non solo la maggioranza rifiuta di discuterla, ma oggi ha persino abbandonato l’aula quando abbiamo chiesto di calendarizzarla.
Oggi, in apertura dei lavori del Consiglio regionale del Lazio, ho chiesto di intervenire per sollecitare la calendarizzazione della proposta di legge sul fine vita, depositata 450 giorni fa. Ho chiesto che si apra il confronto in commissione sanità su un tema delicato quanto urgente, che riguarda la dignità e la libertà delle persone. Per tutta risposta, la maggioranza ha lasciato vuota l’aula, voltando le spalle ai cittadini ed evitando ogni tipo di discussione.
Noi continuiamo a chiedere un dibattito serio e trasparente per garantire un diritto già riconosciuto dalla Corte Costituzionale. Serve una legge che stabilisca tempi e modalità chiare per esercitare questo diritto, tutelando anche il personale sanitario coinvolto: senza tempi e modi certi si lascia un vuoto e si rende inesigibile il diritto alla autodeterminazione.
Evitare il confronto non cancella il problema: il fine vita è una realtà con cui tantissime famiglie devono fare i conti, e chi governa la Regione Lazio ha il dovere di dare risposte.
Oggi, di fronte a questa responsabilità, la destra ha scelto di fuggire”.

Così in una nota il consigliere regionale e presidente della Commissione vigilanza sul pluralismo dell’informazione, Claudio Marotta.

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI