VITERBO – “Siamo una famiglia di musicisti: mio zio suona il pianoforte, mio padre la batteria, mia madre e mia zia cantano”. Flavia Firrito, classe 2001, siciliana di Ragusa, ala piccola della Domus Mulieris, si racconta a Tusciaup.
Chi è Flavia Firrito?
Sono nata a Ragusa, ho 20 anni e frequento l’università online di scienze motorie. Da piccola ho praticato diversi sport, tra cui nuoto e karate (che ho abbandonato recentemente per dar spazio al basket). Il mio hobby principale è sostanzialmente la musica, in particolare suono la chitarra, ma da qualche mese ho comprato una tastiera per provare a imparare pure quella, ma è tosta.
Quando arrivi a Viterbo e perché? Perché hai scelto proprio le Ants?
Sono arrivata a Viterbo nel settembre del 2019, dovevo ancora completare l’ultimo anno di superiori. La mia compagna di squadra di Ragusa (Anna Schembari) è stata chiamata dai coach per giocare nella squadra di A2, io ero ancora in cerca di una squadra e confrontandomi con lei e anche grazie all’aiuto dei miei allenatori, abbiamo intravisto l’opportunità per fare un provino nelle Ants.
Come ti trovi a Viterbo?
Molto bene, è una città piccola, un po’ come Ragusa, quindi sotto un certo punto di vista mi sento un po’ a casa.
Siamo nella poule salvezza: una vittoria con Rieti e una sconfitta con Smit Roma…
La partita con Rieti è stata una vittoria meritata, abbiamo giocato molto bene e soprattutto di squadra, sia in attacco sia in difesa. Abbiamo dimostrato che stando unite le cose ci riescono bene e dobbiamo continuare così. La partita con Smit invece è stata una gara molto equilibrata fino alla fine. Purtroppo, nel secondo tempo non abbiamo avuto la lucidità di mantenere il vantaggio. Il fattore campo ha influito sicuramente nella mancata ricerca del canestro, ma siamo pronte per affrontare la prossima partita al meglio.
E sabato arriva il Chieti.…
La partita con Chieti, come tutte le altre, non è una partita da sottovalutare. Dobbiamo continuare a giocare di squadra aiutandoci a vicenda per ottenere la vittoria. Sono due punti importanti per il campionato e faremo di tutto per guadagnarli.
Descrivici coach Scaramuccia.
Ha una precisa visione del basket ed è sicuramente un coach di esperienza, per noi fondamentale, vista la nostra giovane età.
Qual è la compagna di squadra con cui hai maggiormente legato?
In realtà, come ho detto prima, ho iniziato questa esperienza con Anna Schembari, siamo sempre state molto legate anche a Ragusa e mi ha aiutata molto durante i miei periodi no. Ho legato molto anche con Annalisa Scordino, conto molto su di lei e viceversa. A prescindere siamo comunque una squadra molto affiatata e siamo sempre pronte a sostenerci a vicenda nel momento del bisogno.
Quando hai iniziato a giocare a basket?
Ho iniziato in quarta elementare sotto consiglio della mia insegnate di educazione motoria e di lì non ho più smesso.
Perché?
Ai primi allenamenti andavo sempre con i miei compagni di classe ed era principalmente una scusa per vederli al di fuori delle lezioni. Successivamente è quasi diventata un’esigenza, un modo per scappare dai banchi delle medie e dalle problematiche di quel periodo, una valvola di sfogo diciamo: non vedevo l’ora di andar a fare gli allenamenti con la squadra.
Cosa fai quando sei fuori dal PalaMalè?
Solitamente dopo gli allenamenti torno a casa per studiare, ma a volte mi concedo qualche aperitivo qua e là.
Cosa ti piace della città?
A causa delle restrizioni e del Covid non ho vissuto a pieno la bellezza della città, sicuramente la zona dentro le mura mi affascina molto.
Qual è il rapporto di Flavia Firrito con la musica?
In famiglia mio zio suona il pianoforte, mio padre la batteria, mia madre e mia zia cantano, volevo partecipare all’orchestra di famiglia e quindi ho iniziato a suonare la chitarra durante il primo lockdown soprattutto in mancanza di stimoli esterni. Da allora ogni occasione è buona per stare e suonare tutti insieme.
Come ti vedi da grande?
Non ho sogni o aspettative, sicuramente ho intenzione di intraprendere un corso di fisioterapia per poi arrivare ad aprirmi un attività privata. In caso di insuccesso ho altri piani di riserva da attuare e spero concretizzare.