Lunghe file al cinema per vedere la commedia di Paolo Genovese. La nuova commedia romantica di Paolo Genovese, FolleMente, ha segnato un esordio trionfale, conquistando pubblico e critica con la sua unica miscela di originalità e sentimento. Con un incasso record di oltre 4 milioni di euro nel primo weekend, la pellicola si è affermata come la miglior apertura tra i film italiani nel periodo post-pandemia. Il film ci porta nei complessi corridoi della mente umana, esplorando le molteplici personalità interiori di Lara e Piero. Un cast di talento, fra cui Edoardo Leo e Pilar Fogliati, dà vita a una narrazione unica e coinvolgente, arricchita da personaggi indimenticabili. La curiosità cresce, e con essa il desiderio di svelare i retroscena delle nostre decisioni più intime..La recensione della cinefila Rosella Lisoni.
Piero: “A cosa pensi?”
Lara: “A niente”
Non porsi troppe domande, forse questo è il segreto per far durare a lungo un amore, sembra suggerire il finale del film: Follemente di Paolo Genovese, già record di incassi al botteghino dal primo weekend.
Un film divertente, mai banale, né tanto meno ruffiano che tiene incollato lo spettatore in una girandola di sentimenti quali: timore, timidezza, paura, rabbia, tristezza, allegria, rancore e infine gioia.
Protagonisti Piero e Lara, non più giovanissimi, al primo appuntamento che si consuma all’interno della casa di lei, precisamente nella sua sala da pranzo, che diviene la location del film, originale e appassionante quanto i comportamenti impacciati a volte e spesso divertenti dei due protagonisti.
L’imprevedibilità dei sentimenti e la loro decodifica rappresentano il focus del film che si anima grazie alle differenti personalità che abitano i due protagonisti, riflesso delle mille personalità che abitano ciascuno di noi.
Personalità che hanno il volto e la voce di Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta,Vittoria Puccini e Claudia Pandolfi per Laura, una bravissima Pilar Fogliati.
Marco Giallini, Claudio Santamaria, Rocco Papaleo, Maurizio Lastrico per Piero, l’altrettanto bravo Edoardo Leo.
Sebbene il soggetto non sia del tutto originale, la commedia risulta piacevole, restituendoci l’idea dell’amore come mistero, caos e imprevedibilità e riuscendo a indagare nelle pieghe dell’animo umano con leggerezza come sottolinea lo stesso Piero, professore di Storia e Filosofia al Liceo, citando Calvino: “Prendere la vita con leggerezza, perchè leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore.”
Donna emancipata Lara, indipendente, amante del proprio lavoro. Reduce da una relazione con un uomo da lei definito “pesante e prepotente” che invano cerca di riconquistarla dichiarando di aver lasciato la moglie e essere pronto a fare il grande passo regalandole un solitario confezionato in un grande pacco che le recapita sotto casa rompendo per un attimo l’incanto che si era creato con Piero.
Divorziato e padre di una bambina lui, si rivela un genitore affettuoso e premuroso, generando per questo in Lara non poche perplessità.
Quasi una sorta di terapia di gruppo, che si avvale di un cast di attori d’eccellenza, che nel lavoro corale danno il meglio di loro.
Un accenno a parte meritano nomi: Eros, Valium, Romeo, Professore per Piero.
Giulietta, Trilli, Scheggia, Alfa per Lara.
Il tutto condito con una comicità sopra le righe, un po’ di batticuore che non guasta e con la musica dei Queen nel finale.