Ah, Capodanno! Quel magico momento in cui ci lasciamo alle spalle l’anno vecchio, brindiamo al nuovo e… Facciamo saltare in aria i timpani dei nostri amici a quattro zampe. Sì, parliamo dei famigerati botti di Capodanno, una tradizione che, diciamolo senza mezzi termini, è ormai fuori moda, un’abitudine che appartiene a un passato ormai superato, in cui si pensava che il rumore fosse sinonimo di festa.
Ma mentre noi umani ci copriamo le orecchie e urliamo “Buon anno!” sopra i boati, i nostri cani vivono un’esperienza completamente diversa: paura, stress, tremori e a volte veri e propri attacchi di panico. E allora, che fare per rendere questa notte speciale meno traumatica per loro? In questo articolo esploreremo alcune strategie pratiche e semplici per proteggere i tuoi cuccioli da questa inutile esplosione di caos.
Innanzitutto, è importante capire quali sono i fattori che determinano l’insorgere della
paura dei botti o dei rumori forti nel cane.
Fattori genetici
La paura dei botti non è solo una questione di “sensibilità” del singolo cane, ma
spesso ha una base genetica. In alcuni allevamenti seri, soprattutto per razze da
lavoro, la cosiddetta prova di indifferenza allo sparo è un requisito fondamentale per
certificare la stabilità comportamentale dei riproduttori. Questo test è parte integrante
di quei brevetti che dichiarano un cane idoneo non solo a lavorare, ma anche a
trasmettere alle future generazioni un temperamento equilibrato.
Purtroppo, però, non tutti gli allevatori (o sedicenti tali) seguono queste linee guida.
Se da un lato quelli professionali e coscienziosi rispettano questo standard anche per
razze non destinate al lavoro, dall’altro ci sono i famosi “cagnari casalinghi” –
individui che mettono in riproduzione qualsiasi cane senza la minima attenzione alla
genetica, al carattere o al benessere degli animali.
La riproduzione di cani fobici, infatti, non fa altro che perpetuare questo problema,
rendendo sempre più frequente il fenomeno di cani terrorizzati da rumori forti, fuochi
d’artificio e situazioni analoghe. Se davvero vogliamo un futuro migliore per i nostri
amici a quattro zampe, la selezione responsabile è una strada obbligatoria.
Impronta alla paura e paura indotta
Un aspetto cruciale – e spesso ignorato – riguarda la delicatissima fase di sviluppo
dei cuccioli, in particolare quella che va dalle 8 alle 10 settimane di vita, conosciuta
come la fase di impronta alla paura. In questo breve ma decisivo periodo, il cucciolo
è estremamente sensibile agli stimoli esterni, e qualsiasi esperienza negativa o spaventosa può lasciare un segno profondo e permanente nel suo carattere.
Ecco perché è fondamentale proteggerlo da rumori forti – come i botti di Capodanno – e da situazioni stressanti. Inoltre, la presenza di una madre ansiosa o fobica, oppure di altri cani adulti che reagiscono in modo eccessivo alla paura, può avere un impatto devastante sul piccolo. I cuccioli, infatti, apprendono moltissimo per imitazione; pertanto, osservare stati d’animo di panico o agitazione nei loro compagni di branco può influenzare irreversibilmente il loro comportamento.
Immagina un cucciolo che affronta la sua prima notte di Capodanno: se accanto a lui ci sono cani adulti che tremano, si nascondono o abbaiano terrorizzati, quel cucciolo potrebbe crescere associando quei rumori a un grave pericolo. Questo è il motivo per cui è essenziale, per chi alleva o cresce cuccioli, creare un ambiente tranquillo e protetto durante questa fase critica, evitando situazioni di stress che potrebbero compromettere il loro equilibrio emotivo per sempre.
La chiave, come sempre, è la prevenzione: preservare il cucciolo in questi momenti
delicati significa investire nel suo benessere per tutta la vita!
Purtroppo, la paura dei botti non riguarda solo i cuccioli o i cani geneticamente predisposti, ma può colpire anche in età adulta, spesso a causa di esperienze traumatiche. Il Capodanno, infatti, non si limita alla sola notte di San Silvestro: gli scoppi di petardi, razzi e fuochi d’artificio continuano per giorni, o addirittura settimane.
Ma la situazione può diventare ancora più drammatica. Nel mio percorso professionale mi è capitato di ascoltare storie da brivido di cani a cui sono stati lanciati botti nel giardino o, peggio ancora, direttamente dentro la cuccia; come una sorta di macabro “scherzo” per farsi una risata. Ecco, la stessa risata che coloro che amano e rispettano gli animali, hanno, possiamo dire legittimamente, stampata in viso quando arriva il conteggio dei feriti e delle dita perse a causa dei botti: un karma che, per certi individui, non arriva mai abbastanza presto.
Queste esperienze non solo segnano i cani a livello emotivo, ma spesso li lasciano traumatizzati per tutta la vita. Un cane che ha subito un trauma del genere può sviluppare una fobia improvvisa per i rumori forti, anche se prima era sempre stato calmo e sereno. E questo non è solo un problema per il cane, ma anche per il proprietario, che si ritrova a gestire un animale terrorizzato, a volte persino pericoloso per sé stesso, perché tenta di scappare o si fa male cercando rifugio.
Come preservare il tuo cane dai botti di Capodanno: guida pratica per una
serata più serena
Ora che sappiamo come nasce e si sviluppa la paura dei botti nei cani, vediamo cosa fare concretamente per proteggerli e garantire loro un Capodanno il più possibile tranquillo, privo di stress (e di pericoli reali).
Ecco alcune strategie fondamentali:
1. Attenzione alla torsione dello stomaco: digiuno prima della mezzanotte
Lo stress può essere una delle cause scatenanti della dilatazione-torsione gastrica, una
condizione gravissima per i cani. Per questo motivo, è buona norma lasciare a
digiuno i cani più fobici almeno 12 ore prima della mezzanotte.
2. Tienilo in casa, anche se di solito vive fuori
Non importa quanto il cane sia abituato a vivere in giardino, abitudine di per sé
errata: durante il Capodanno deve stare al sicuro in casa. I botti possono farlo fuggire
terrorizzato, e purtroppo molti animali finiscono vittime di incidenti stradali o si
perdono per sempre in queste circostanze. Quindi, cosa fare?
• Chiudi le finestre.
• Accendi una luce per mascherare i flash dei fuochi d’artificio.
• Alza il volume della TV o della radio per coprire il rumore degli scoppi.
• Se devi lasciarlo da solo (male, molto male), utilizza un kennel (se il cane è abituato) oppure una “stanza sicura” senza oggetti fragili o pericolosi. Un’idea utile può essere mettere del pluriball su porte e finestre per insonorizzare l’ambiente e proteggere le superfici da eventuali graffi.
3. Mai confortare il cane con coccole “a caso”
Se sei in casa con il tuo cane, è fondamentale ricordare che le coccole sono percepite come una ricompensa. Se lo consoli mentre è spaventato, rischi di rafforzare la sua paura, perché lui penserà: “Ok, ho paura e mi coccolano, quindi sto facendo bene a essere spaventato!”.
Cosa fare invece?
• Comportati in modo normale e rilassato, in quanto i nostri amici a quattro zampe percepiscono la nostra energia ed il nostro linguaggio del corpo: trasmettere calma, dunque, è fondamentale.
• Puoi incoraggiarlo a stare vicino a te, magari sdraiato accanto con una mano ferma sul costato o dandogli la possibilità di appoggiarsi alle tue gambe.
• Evita di consolarlo eccessivamente. Se sei certo che sia il momento giusto, una carezza singola quando dimostra uno stato d’animo calmo può essere utile, ma solo in quel preciso istante.
• Fai sfogare il cane con una sessione di gioco attivo circa mezz’ora prima della mezzanotte: il gioco lo aiuterà a scaricare energia ed emotività, rendendolo più tranquillo nei momenti più stressanti.
4. Crea un “rifugio” sicuro
Se il cane è particolarmente spaventato, permettigli di “intanarsi” in un luogo che percepisce come sicuro, come il suo kennel (se abituato) o un altro spazio tranquillo, per esempio sotto un letto. Rimani nelle vicinanze e continua a emanare segnali di calma e sicurezza.
5. Lavora sulla desensibilizzazione per il prossimo anno
Se il tuo cane è fobico, Capodanno non dovrebbe essere un problema da risolvere all’ultimo minuto, ma un percorso da affrontare con tempo e pazienza. Un programma di desensibilizzazione con un educatore cinofilo è il modo migliore per prepararlo al prossimo anno:
• Si inizia lavorando con il cane a grande distanza dai rumori temuti, associandoli sempre a qualcosa di positivo (come cibo o gioco).
• Gradualmente si aumenta il volume del suono o si riduce la distanza, continuando ad associare l’esperienza a momenti piacevoli, fino a quando il cane reagisce con calma o addirittura gioia al rumore.
Questo processo richiede settimane o mesi, ma i risultati sono straordinari e spesso permanenti.
6. Strumenti di supporto
• Thundershirt: una fascia avvolgente che aiuta a calmare il cane con una leggera pressione, simile a un abbraccio.
• Diffusori di feromoni: come l’Adaptil, che rilascia sostanze calmanti. È consigliabile iniziare a usarli circa 10 giorni prima di Capodanno.
7. Farmaci: l’ultima risorsa (e solo con un veterinario)
Se tutte queste accortezze non bastano e il cane rischia seriamente la salute (o la vita) a causa di un attacco di panico, i farmaci possono essere una soluzione estrema. Ma attenzione: devono essere somministrati solo sotto la stretta supervisione di un veterinario comportamentalista e non devono mai diventare un’abitudine.
Questo approccio “tampone” va utilizzato solo per il Capodanno imminente, con l’impegno a lavorare a un percorso di desensibilizzazione nei mesi successivi.
In sintesi, Capodanno può essere un momento difficile per i nostri amici a quattro zampe, ma con le giuste accortezze possiamo ridurre al minimo lo stress e garantire loro una serata serena e sicura. E, soprattutto, ricordiamoci che le tradizioni possono evolversi: abbandoniamo i botti e scegliamo modi più rispettosi e moderni per festeggiare!
*Alessandro Licci è esperto di recupero comportamentale, fondatore del gruppo
“Pack Walk Viterbo”, membro e consigliere ENPA Viterbo.