Girovagando/ 52^ Palio delle Contrade di Allumiere

Dici Palio e pensi a Siena e a piazza del Campo, coi colori delle contrade che vestono cavalli e fantini e il tifo sfegatato che contrappone rione contro rione. Beh, lo stesso accade ormai da oltre mezzo secolo nella piccola Allumiere, sulla Braccianese Claudia, a un quarto d’ora d’auto da Civitavecchia. Grazie alla geniale idea di Riccardo Rinaldi, storico locale oggi quasi novantenne, che come sindaco propose la rivisitazione della gara senese con gli asini protagonisti. Quei somari fondamentali nel lavoro nelle cave d’allume attorno alle quali nacque il primo nucleo del paese di Allumiere. E proprio per non dimenticare le proprie radici storiche e culturali che anno dopo anno, ma soprattutto nell’ultimo decennio, il Comune e la Pro Loco hanno fatto sì che il Palio delle Contrade allumierasco diventasse sempre più aggregante per la popolazione locale e di richiamo per quella del comprensorio. . Angelo Superchi, assessore addetto al Palio da 19 edizioni, rassicura riguardo l’aspetto agonistico della sfida tra i fantini dei rioni a cavallo di somari che vengono trattati come veri principi durante tutto l’anno e seguiti da veterinari prima, durante e dopo la gara. rivela l’assessore. Tiziana Franceschini , presidente Pro Loco, punta l’attenzione sugli altri due eventi correlati al palio: il corteo storico e la gara fra gli sbandieratorI, entrambi giudicati e premiati da esperti.
Per un fine settimana diverso, alla scoperta di un’altra tradizione a due passi dalla Tuscia, da tener presente che la festa è già nel vivo il venerdì, 19 agosto, col concerto in piazza di Gatto Panceri. Poi, sabato 20 la provaccia, e mini palio, sulla pista di terra allestita in piazza della Repubblica, seguiti dalla Notte colorata, quando ognuno dei sei rioni – Burò (vincitore 2015), Polveriera (campione in carica per il corteo storico), Nona (premiati l’anno scorso i suoi sbandieratori), S. Antonio, Ghetto e La Bianca – faranno a gara per attirare più gente nelle proprie feste, offrendo dalla danza del ventre allo schiuma party, senza dimenticare le bontà gastronomiche. Poi domenica 21, alle 11.30 messa e benedizione di somari e fantini. Alle 17, la grande festa comincia con il Corteo storico (250 figuranti e maniacale attenzione al realismo dei costumi che riportano la vita del paese tra il 1400 e il 1500) e gli Sbandieratori, premiati dai maestri di Soriano nel Cimino. Attorno alle 19 le tre batterie di corsa per aggiudicarsi il Cencio 2016, che l’artista tolfetana Simona Sestili ha dipinto, ricordando l’ingresso nella società dell’allume della famiglia fiorentina dei Medici, nel 1466.
La kermesse che fonde tradizione, folklore, cultura e arte (ci sono in piedi mostre e il museo sarà aperto fino a tardi) al buon cibo tutto a km 0, richiama in collina almeno trentamila persone. Non tutte ovviamente trovano posto (a pagamento) sulle tribune curate dalle contrade, ma in qualche modo – da casa dell’amico o arrampicati su un muro o in altre postazioni rimediate – la corsa si segue. E poi, tutti a far festa in casa del rione vittorioso. Importante da sapere che chi volesse fermarsi a dormire può far capo alla Pro Loco per informazioni (0766/966743, prolocoallumiere@libero.it o su Facebook). Chi arriva in auto avrà a disposizione tre grossi parcheggi alla Cavaccia, al bivio per la Bianca e all’entrata del paese, usufruendo di un servizio gratuito di bus navetta che dal pomeriggio di sabato fino all’una e mezza e da domenica pomeriggio fino alle 22.30 farà il giro La Bianca-Tolfa-Allumiere, raccogliendo o accompagnando gente ai parcheggi.

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