“Sappiamo – ci spiega il prof. Carlo Maria D’Orazi, presidente del Centro Ricerche e Studi di Capranica – in base a numerosi documenti notarili del ‘300, che a Capranica esisteva una piccola comunità di ebrei. Il personaggio di maggior spicco è un certo Guiglielmo di Alleguccio, documentato, sino a questo momento, a partire dal 28 gennaio 1382; questo giudeo svolgeva l’attività di calzolaio e, come secondo lavoro, prestava denaro, ma non a usura. Sinora abbiamo trovato ben 222 atti notarili coi quali si impegnava in prestiti di denaro, concessi di solito in fiorini o, raramente, in ducati veneziani, carlini, bolognini d’argento o libbre; con contratti regolari rogati dai vari notai pubblici di Capranica proprio nella casa di Guiglielmo ebreo – come, a volte, lo chiamano i notai – altre volte nella Curia o Domus Juris”.
Negli atti dei notai Paolo di Santoro e Francesco di Guercio, poi, è registrato che concedeva una notevole quantità dei mutui. La sua scomparsa, presumibilmente, è avvenuta prima del 5 maggio del 1393, perché in un atto rogato a firma dei figli c’è scritto olim (che indica una situazione o una condizione appartenente al passato e ora notevolmente mutata o non ripetutasi più) Guilgielmo (sic) patri ipsorum Allegucij et Vitalucij. Anche i figli Alleguccio (il nome del nonno) e Vitaluccio proseguirono l’attività di prestito del padre.
Non solo. Guiglielmo aveva diverse proprietà, tra cui una vigna in contrada “Valle dei Santi” che lui concede, in base a un atto del 25 novembre 1387, a Menico di Fiorentino, forse fratello del Viceconte Antonio di Fiorentino, per farla lavorare chiedendo in cambio parte del vino da essa ricavato; e anche un orto, con grotta e alberi, che acquista nel 1385 da Pietro di Giovanni di Alberto detto “Caroso” di Capranica; Guiglielmo di Alleguccio possedeva anche animali da allevamento e, in un atto del 1385, dava in sòccida a Pietro di Stefano di Lippo, 34 capre grosse, un capro e due capretti.
Inoltre Guiglielmo di Alleguccio conosceva molte personalità di spicco dell’epoca; come i Conti Francesco e Nicola degli Anguillara: è testimone in un atto del 27 agosto 1386, concluso nella Rocca*, nella Sala Maggiore, dal Conte Francesco che agisce in nome e per conto del fratello gemello Nicola. O altre figure rilevanti quali Cecco Dànzepit, detto “Inpeciato”, che diventerà Viceconte degli Anguillara nel 1392, per fare degli esempi.
Tuttavia Il primo ebreo citato in assoluto, in un atto del 1359 del notaio Pancrazio di mastro Domenico, è un certo Vitaluccio.
Dunque, possiamo dire che gli ebrei furono molto attivi, esperti negli scambi commerciali, ma anche con una forte tradizione radicata, ‘ereditaria’ e familiare quasi, che si tramandava.
Concludendo, riassume il prof. D’Orazi, “sicuramente a Capranica non vi risiedevano più di 10-15 giudei. Si trattava di una piccola comunità, anche minore rispetto a quella di Ronciglione dove, nel XVI secolo, sotto i Farnese, arrivarono a vivere contemporaneamente almeno una ventina di giudei (a giudicare dalla grandezza del locale ghetto), alcuni dei quali poi si convertirono al cristianesimo. A Ronciglione esiste ancora oggi un “Vicolo del Ghetto”, molto appartato e che si trova accanto alla piazza principale chiamata popolarmente “Piazza della Nave”. Mentre a Capranica non vi è nessun ghetto, né tantomeno una sinagoga; forse questi ebrei locali svolgevano le loro funzioni religiose riunendosi nella casa di una famiglia”.
Una piccola comunità giudaica comunque significativa, per quanto di molto inferiore ad esempio a quella emblematica di Pitigliano, in provincia di Grosseto, chiamata “La piccola Gerusalemme” perché qui si insediarono circa 200 ebrei contemporaneamente e c’è ancora una sinagoga che risale al 1598.
Anche le piccole realtà territoriali raccontano la storia e promuovono la memoria e il ricordo. Per non dimenticare. Gli ebrei: una piccola comunità in grado di lasciare una traccia importante comunque. Tramite gli atti, inoltre, si riesce anche a ricostruire un po’ l’albero genealogico delle famiglie, individuando altri nomi di ebrei e di possibili legami fra loro.