Gli Indifferenti rilegge e riflette sul percorso dei personaggi di Moravia e li porta nel mondo d’oggi

Arriva sugli schermi virtuali di #iorestoinSALA, il circuito digitale cui aderiscono più di 50 cinema italiani, Gli indifferenti, nuovo adattamento cinematografico del celebre e omonimo romanzo di Alberto Moravia. In diretta streaming (e visibile anche sulle pagine Facebook di ognuna delle oltre 50 sale del circuito www.iorestoinsala.it) – il regista Leonardo Guerra Seragnoli insieme a Gianluca Farinelli. Nel cast :Valeria Bruni Tedeschi, Edoardo Pesce, Giovanna Mezzogiorno e i giovani Beatrice Grannò e Vincenzo Crea.

Gli indifferenti di Leonardo Guerra Seràgnoli è un film molto intimo. La maggior parte delle scene si svolge in questa casa borghese che, un po’ come fosse un museo, ha colori antichi, forti, ha il pavimento che scricchiola ed è un luogo imprescindibile per i suoi abitanti per provare il proprio status, il proprio ceto. La casa è un personaggio silenzioso dove a fare frastuono tra continue discussioni e attimi di estremo silenzio sono i personaggi interpretati da Valeria Bruni Tedeschi (Mariagrazia), Edoardo Pesce (Leo), Giovanna Mezzogiorno (Lisa),Vincenzo Crea (Michele) e Beatrice Grannò (Carla). Mariagrazia e Lisa sono le donne adulte che in un modo o in un altro si rendono imbarazzanti agli occhi degli altri: la prima non si capacita della beffa che Leo le sta facendo sotto il naso e non ha alcuna cura degli umori e delle vicende che vivono i figli; la seconda vive questa grande attrazione per Michele, con cui ha una relazione clandestina per nulla ricambiata se non con la noia del giovane. Due donne sull’orlo del precipizio come gli altri personaggi, ma che a differenza loro non attendono qualcosa veramente e vanno avanti fingendo che tutto proceda per il verso giusto, senza voltarsi mai dall’altra parte.

Nella sintesi Gli Indifferenti è un adattamento cinematografico contemporaneo che rilegge e riflette sul percorso dei personaggi del grande scrittore e li porta nel mondo d’oggi fotografandone il senso di noia e di precarietà che appartiene a questa epoca. Lo spunto di riflessione è in primis il motivo per cui è importante vederlo, anche nella coltre famigliare, come solo in questo momento è possibile adattarsi, nella mancanza del respiro unico della sala cinematografica.

 

 

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