Gol fantasma e Reggina affondano la Viterbese. Foresti: “Gol assurdo, parliamo del nulla”

di Claudio Petricca

REGGINA (3-4-1-2): Confente; Conson, Redolfi, Solini; Kirwan, De Falco, Zibert, Sandomenico (41’s.t. Franchini); Strambelli (25’s.t. Salandria); Tulissi (14’s.t. Bellomo), Dumbia (41’s.t. Tassi). A disposizione: Vidvosek, Seminara, Viola, Marino, Pogliano, Ungaro, Licastro. Allenatore: Roberto Cevoli.

VITERBESE (4-3-3): Forte; Atanasov, Rinaldi, Sini, Mignanelli (30’s.t. Zerbin); Baldassin, Damiani (25’s.t. Vandeputte), Cenciarelli; Pacilli (1’s.t. Palermo), Polidori, Bismark (1’s.t. Saraniti). A disposizione: Demba, Milillo, Messina, Svidercoschi, Artioli, Molinaro, De Vito, Tsonev. Allenatore: Antonio Calabro.

Arbitro: Federico Fontani di Siena.

Assistenti: Andrea Niedda di Ozieri e Khaled Bahri di Sassari.

MARCATORI: 14’p.t. Tulissi, 27’p.t. Dumbia, 6’s.t. Mignanelli, 46’s.t. Tassi.

NOTE: Terreno in discrete condizioni, spettatori paganti 1761 + abbonati 2.189 per un totale di 3.950 spettatori. Calci d’angolo: 5-4 per la Viterbese. Ammoniti: Mignanelli, Pacilli, Sini, Solini, Bellomo, Baldassin, Tassi, Vandeputte. Recupero: 2’+5’.

 

E’ amaro l’esordio sulla panchina gialloblù per Antonio Calabro con una sconfitta nata da un clamoroso gol fantasma visto solo dall’arbitro e conclusa nei secondi di recupero. A cambiare volto a una partita equilibrata è stata una decisione assurda di Fontani da Siena che si è letteralmente inventato un gol dal nulla dopo che la palla aveva colpito il palo alla sinistra di Forte. Al di là dell’ennesimo episodio negativo, la Viterbese ha confermato la propria fragilità soprattutto nel mordente creando poco o nulla nei paraggi dei pali di Confente. Solo nella ripresa i gialloblù hanno provato a reagire, soprattutto dopo l’ingresso di Palermo, ma con scarsi risultati a parte il bel gol di Mignanelli (il neo arrivato sarà molto utile in prospettiva)e con un attacco nervoso e spuntato. Il primo tempo è vissuto tra la macroscopica svita arbitrale e il raddoppio di Dumbia propiziato da una incertezza di Forte trafitto sul proprio palo, al quale ha fatto da contraltare una ripresa più combattuta dove l’undici di Calabro ha anche sfiorato il clamoroso pareggio con una ripartenza in superiorità numerica. Il lavoro che attende Calabro è lungo, difficile e impegnativo ma il tecnico guarda avanti: “Il contropiede sbagliato alla fine sul 2-1 fa pensare a una prestazione opaca di questi ragazzi e anche se non sono contento per tanti errori e cose da migliorare mi serviva capire se avessero la voglia e la determinazione giusta per tirarsi fuori da questo situazione. Penso che non devo rimproverare niente per l’atteggiamento per il resto qualche errore è stato fatto, i tempi di gioco sono ancora troppo lenti, giochiamo sulla figura e poco nello spazio, portiamo poche persone in area avversaria e su questo bisogna lavorare e non è un alibi giocare ogni tre giorni fino a maggio. I ragazzi si tireranno fuori da questa situazione, una squadra forte è più forte anche dei contrattempi come quello accaduto, ma la cosa positiva è l’inizio della partita poi ci siamo sfaldati dopo quell’episodio negativo, abbiamo cambiato modulo mettendoci a specchio e trovando le giuste distanze con questo 3-5-2 che a me piace e ho visto anche voglia, però oggi questi ragazzi debbono solo compattarsi e stare tranquilli, è un concetto che devo far passare. Questa è una squadra costruita per altri obiettivi ma che in questo momento si deve salvare, io penserei a guardare alla classifica e tirare fuori anche il punticino quando serve, se questa squadra pensa che è forte perché è stata costruita per vincere il campionato a me interessa poco, mi interessa quello che sto vedendo in questo momento. Questa squadra può diventare forte se mettiamo la determinazione giusta delle squadre di provincia”. Ma la società non ci sta e alza la voce dopo l’ennesimo torto arbitrale subito: “Prima di tutto devo fare i complimenti alla Reggina – afferma il direttore generale Diego Foresti – ho trovato un ambiente completamente cambiato. Indipendentemente dall’avversario che avevamo contro noi siamo veramente stanchi, se dobbiamo pagare cose che non abbiamo fatto, giochiamo un girone che non ci compete, questa settimana spendiamo ventimila euro di trasferta, andiamo su tutti i campi a giocare, è vero che abbiamo dei limiti e dobbiamo pensare ai nostri errori ma domenica scorsa non ci hanno dato un rigore madornale, però quello che ho visto oggi è qualcosa di vergognoso e non ci può stare. Io sfido chiunque a vedere una palla che non ha toccato nemmeno la linea, picchia sul palo ed esce e veder convalidato un gol, ero sulla parte esterna in panchina e dal momento che assegna il gol l’arbitro il segnalinee gli va dietro, una cosa che non esiste. Se dobbiamo combattere contro tutto e tutti la guerra la facciamo ma per farlo ci vogliono le armi e se ce le tolgono dalla mano è difficile farla. Io penso che non deve essere un alibi e se siamo in questa situazione di classifica vuol dire che qualche problema ce l’abbiamo ma questi sono problemi nostri interni e che dobbiamo risolvere. Se la nostra società, il presidente Camilli che è una persona che paga regolarmente, sarà focoso, caldo tutto quello che volete e che rispetta tutto e tutti e vorrebbe che le cose vadano in una certa maniera. Quello che è successo oggi è qualcosa che non esiste, ma non è un errore, hanno visto qualcosa che non è successo. Non è un rigore, un contatto giudicato se c’era o non come un fuorigioco, è una cosa che non è successa è gravissimo, dobbiamo fermarci e pensare a questa cosa, siamo di fronte al nulla, di cosa vogliamo parlare, ci prendiamo le nostre responsabilità e stiamo pagando giocando ogni tre gironi ma se poi succede quello che è successo stasera è meglio non giocare più al calcio, non esiste”. La squadra rimarrà in terra calabrese per preparare la prossima trasferta di Bisceglie in programma domenica prossima.

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