In genere si dice: “Hai cinquant’anni e non li dimostri”. Per Federlazio, che il 20 ottobre pomeriggio ha festeggiato in pompa magna i suoi 10 lustri di vita, si può dire l’esatto contrario: che i suoi 50 anni li dimostra tutti. Per tutto ciò che ha fatto nel corso di tutto questo tempo e anche per quello che farà in quello a venire. Tanto è vero che la convention andata in scena nello Spazio attivo Lazio Innova a valle Faul, aveva un titolo non solo simbolico: il futuro non aspetta.
C’erano proprio tutti all’happening organizzato per festeggiare l’evento: dal presidente regionale Silvio Rossignoli, al direttore generale Luciano Mocci, alla presidente viterbese Tiziana Governatori, al direttore Giuseppe Crea, al direttore di Spazio Attivo Open Innovation Luigi Campiteli. Più tutti i past president che si sono succeduti nel tempo e uno startupper d’eccezione: Luca Di Bartolomei (per inciso, figlio di quell’Agostino Di Bartolomei che, soprattutto i tifosi romanisti, ricordano ancora con tanto affetto).
Si è parlato di passato, ma soprattutto di futuro. Rossignoli ha ricordato come nel 1972 (anno di nascita di Federlazio) lui fosse un impiegato di seconda categoria, che in quell’anno uscì in italia la famosissima canzone “Imagine” di John Lennon e che l’Apollo 17 portò per l’ultima volta l’uomo sulla Luna. Ma ha sottolineato come da quel tempo moltissime cose siano cambiate, citando Eraclito (Panta rei, tutto scorre), e auspicando che fra altri 50 ci sia qualcuno da ricordare per ciò che ha saputo realizzare.
Tanti i temi toccati nel corso della convention. Luciano Mocci (che per ben 13 anni è stato direttore viterbese) ha ricordato come l’associazione sia partita cercando di stare sempre sulla cresta dell’onda e abbia cercato sempre di mettere il business al centro dell’attenzione, creando una rete di imprese che, oltre ai servizi tradizionali, potesse offrire alle aziende la consulenza di validi professionisti. Un center imprese in rete insomma, con una copertura nazionale, oggi rappresentata da Confimi Industria. Ha ricordato la pandemia, che ha creato non pochi problemi, ma che è stata superata grazie all’impegno di tutti e attraverso i webinar (riunioni a distanza). Ha infine tracciato il programma futuro, che punterà soprattutto sulle start up, per tentare di unire le idee dei giovani con le aziende già esperte nei vari settori. Infine ha annunciato la creazione di un Go Business hub, piattaforma essenziale per la presentazione di prodotti e servizi.
E, a proposito di start up, interessante è stato l’intervento di Luca Di Bartolomei, creatore di aziende da zero formate da giovani volenterosi, e oggi consulente nei processi di analisi nel campo della trasformazione digitale.
Il presidente viterbese Tiziana Governatori ha ricordato che quando nacque Federlazio lei era una bambina, ma ha sottolineato l’entusiasmo e la passione di suo padre Franco, che fu uno dei primi imprenditori ad aderire all’iniziativa. Poi, parlando di turismo e di termalismo, settore di cui lei si occupa, ha aggiunto: “Viterbo deve diventare il polo di riferimento per tutta la Tuscia. Oggi ancora non lo è. Il termalismo oggi va di moda e questo va sfruttato. Negli ultimi 10-15 anni sono stati fatti molti passi avanti in questo campo, ma bisogna proseguire su questa strada, giacché la vocazione viterbese è prettamente turistica. Bisogna cambiare approccio: basta con le lamentele per tutto ciò che non è stato fatto. Ora è il momento di pensare a ciò che si deve fare. E noi siamo pronti”. Poi un riferimento al polo ceramico di Civita Castellana: “E’ il nostro fiore all’occhiello e va tutelato. Tra l’altro recentemente al Cersaie (fiera della ceramica) ha fatto un figurone”.
Il dibattito è andato avanti toccando vari altri temi. Dal fatto che Viterbo ha scontato il mancato inserimento nella Cassa per il Mezzogiorno (Giorgio Renzetti, capo redattore de “Il Messaggero” di Viterbo), all’handicap per la sua vicinanza con Roma (Evandro Ceccarelli, capo redattore de “Il Corriere di Viterbo), con un finale quasi a sorpresa da parte del presidente regionale Silvio Rossignoli: “Viterbo è seduta su una montagna d’oro” ha detto. E poi: “In questa zona si potrebbe sfruttare la geotermia, che è una risorsa naturale essenziale, soprattutto in questo periodo di crisi energetica. Non capisco perché non si debba mettere in piedi un progetto univoco per sfruttare al meglio questa risorsa”.
A chiusura dell’incontro il momento celebrativo: medaglie ricordo a tutti i past president e l’immancabile buffet. Poi tutti a casa con un auspicio: tanti auguri Federlazio per i prossimi 50 anni.