Il carro Sbrigoli di Capena

di Francesca Pontani*

«L’Agro Falisco corrisponde all’ampia regione delimitata ad est dalla sponda destra del Tevere e definita a nord dai Monti Cimini e a sud dalle sponde orientali del Lago di Bracciano» (Andrea Zifferero)

 

Il carro Sbrigoli proviene dal territorio di Capena (Rm) ed è stato ritrovato nel 1904 in una tomba a camera (tomba XXX), nei pressi della necropoli di San Martino.

La sua denominazione proviene dalla famiglia Sbrigoli alla quale il carro fu venduto nel 1905 da colui che l’aveva scoperto, cioè F. Mancinelli che ne aveva acquisito la proprietà in qualità di primo scopritore.

In seguito il carro fu acquistato dallo Stato italiano nel 1982.

 

Un “restauro ricostruttivo”

Dopo il suo rinvenimento il carro fu oggetto di una ricostruzione eseguita dal Mancinelli in persona, secondo le regole del “restauro ricostruttivo”, utilizzato durante i primi anni del XX secolo.

Per questa operazione furono utilizzati elementi in bronzo che appartenevano ad altri oggetti provenienti dal corredo funerario: in particolare l’utilizzo del fondo di un vaso.

 

Gli elementi del carro

Gli elementi trovati nella tomba effettivamente pertinenti al carro erano:

  1. i raggi delle ruote,
  2. gli anelli di rivestimento dei mozzi,
  3. il terminale del timone sagomato a testa di leone in bronzo.

Quest’ultimo è la riproduzione dell’originale che venne trafugato.

 

Un currus

Si tratta di un carro a due ruote, detto currus, la cui presenza all’interno di una tomba stabiliva lo status elevato del defunto.

 

DATAZIONE

620-600 a.C.

 

Dove vederlo

Museo archeologico dell’Agro Falisco-Forte Sangallo, Civita Castellana, via del Forte 1.

 

Nel prossimo articolo, il 23 gennaio, andremo a Civita Castellana.

 

*Francesca Pontani – www.francescapontani.it – Archeologa del comitato scientifico del Museo Archeologico delle Necropoli Rupestri di Barbarano Romano. Egittologa, conoscitrice di lingue antiche come i geroglifici, la lingua sumerica e accadica, la lingua etrusca, lavora nel mondo del web. Nel blog e sul canale YouTube ArcheoTime sono visibili le sue camminate archeologiche on the road. Innamorata della comunicazione e della scrittura, guida i lettori di TusciaUP nella conoscenza del nostro territorio attraverso Tour di Archeologia in Tuscia.

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