Il Castello di Santa Severa riparte dalle Sere d’estate di Caffeina Festival

di Cristiana Vallarino

Da San Pellegrino cuore antico di Viterbo allo storico borgo di Santa Severa, sul litorale romano. Scenario spettacolare, pubblico attento e due ospiti di rango per l’inaugurazione ufficiale, il primo luglio, della rassegna Sere d’estate al Castello del Caffeina Festival. Il maniero sul mare, spazio della Regione Lazio, gestito dalla società LazioCrea in collaborazione con il Comune di Santa Marinella, ospita infatti la quattordicesima edizione a cura del Caffeina Group che ha lasciato la natìa Viterbo per partecipare  – con il Carramusa Group – al bando regionale poi vinto, grazie al ricco e variegato cartellone che animerà l’estate costiera per due mesi.

Mercoledì sul palco di fronte alla platea (allestita rigorosamente col distanziamento previsto dalle norme anti Covid) la serata s’è aperta coi saluti e i ringraziamenti di rito, da parte dei padroni di casa e degli amministratori. Tutti hanno evidenziato l’enorme sforzo fatto per allestire, in un momento così particolare, un evento di tale respiro.

Luigi Pomponio, presidente di LazioCrea, ha ringraziato il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, il sindaco di S. Marinella e la Sovrintendenza dell’Etruria Meridionale per l’opportunità data di usare un sito di tale bellezza: “Tre sono stati i progetti che hanno partecipato al bando – ha spiegato – tutti di altissimo livello. Quello di Caffeina e Carramusa porterà artisti, giornalisti, scrittori, cantanti e anche spettacoli per ragazzi nei giovedì dedicati alle famiglie, senza tralasciare i fine settimana con concerti e spettacoli. Sempre nel rispetto dei vincoli imposti dall’emergenza Covid19”.

“Ringraziamenti non formali, ma davvero sentiti e doverosi per LazioCrea, Regione e Comune – ha detto Anna Canfora, direttrice artistica (con Filippo Rossi) di Caffeina – Un atto di resistenza a dimostrare che ci siamo malgrado tutto. Fondamentale il supporto e l’impegno di Gaetano Carramusa per mandare avanti la macchina. Siamo al nostro quattordicesimo festival, siamo passati da dieci giorni di appuntamenti a due mesi, portando qui al Castello nomi ed eventi di livello, con uno spirito di apertura e inclusione”.

Il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei si è detto lieto e onorato di ospitare questa stagione culturale e di divertimento, riconoscendo lo sforzo di tutta l’organizzazione, dalla Regione del presidente Zingaretti all’associazione che gestisce il Castello, LazioCrea. “Il Castello è rinato – ha proseguito il primo cittadino – e con esso la frazione di Santa Severa e tutto il resto della nostra città. Del resto siamo in un’area di importanti presenze storiche, archeologiche e naturalistiche. Nonché patria dei primi esperimenti di Guglielmo Marconi.  E, nonostante il Covid, in questi ultime settimane tutto il comprensorio ha già attirato migliaia di persone: ristoranti, alberghi e stabilimenti balneari hanno registrato il tutto esaurito”.

L’assessore al Turismo del Lazio, Giovanna Pugliese, ha ricordato molti interventi e attività dell’amministrazione Zingaretti a favore del settore portati a termine in questo periodo in tutta la regione, nonostante il duro momento che vive l’Italia e non solo. “Pur con le inevitabili difficoltà – ha detto – siamo contenti nel vedere i successi ottenuti dai balneari e dagli operatori del turismo laziali. Forse, se qualcosa di buon potrà uscire da questa tragedia sarà l’insegnamento a rallentare, a uscire dalla pandemia creando un nuovo modo di pensare le vacanze e il turismo in genere”.

La serata è poi proseguita con la presentazione del libro “Ogni parola che sapevo” (edito da  Mondadori), del giornalista Andrea Vianello che ha raccontato, sul palco come ha fatto nel libro, la sua personalissima storia dopo essere stato vittima, un anno e mezzo fa, da un ictus. Un “colpo” improvviso che lo ha privato a lungo della sua arma principale: la parola. Vianello ha ripercorso tutta la sua “avventura”, serenamente e ironicamente, senza farsi bloccare da qualche intoppo nel pronunciare alcune parole e rispondendo alle domande dei padroni di casa di “Caffeina”. “Ho voluto scrivere la mia storia anche per dare voce a tanti, oltre 70mila persone l’anno, che vengono colpiti da ictus, molti con conseguenze ben più gravi della mia – ha detto il giornalista, volto del programma Rai “Agorà” – E dimostrare che dopo una cosa simile si può uscirne, diversi ma sicuramente più forti”.

Poi è stata la volta di Walter Veltroni, intervistato dal giornalista Giorgio Renzetti, spiegando le ragioni che lo hanno spinto a scrivere “Odiare l’odio”, il libro uscito con la Rizzoli il 10 marzo, a lockdown appena iniziato.”Franklin Delano Roosevelt diceva che l’unica cosa di cui bisogna aver paura è la paura. Oggi l’unica cosa che bisogna odiare è l’odio” ha esordito Veltroni, oggi prolifico scrittore e regista, dopo essere stato direttore dell”Unità, vicepresidente del Consiglio, sindaco di Roma, segretario del Pd. La sua ultima opera parte dalle grandi persecuzioni del Novecento per arrivare alla violenza sui social, le conseguenze tragiche di una malattia del nostro tempo vengono raccontate in un viaggio nell’universo di quell’odio che stravolge coscienze e rapporti umani.

Per entrambi gli autori c’è stato poi il momento del firma copie.

E adesso il cartellone entra nel vivo. Una platea da 400 posti (non di più, per il prescritto distanziamento sociale) potrà applaudire ospiti e spettacoli per grandi e piccoli con la regia di Caffeina Group e Carramusa Group e con la media partnership de Il Fatto Quotidiano. Tanti i nomi sul programma del festival 2020 tra cui Enrico Mentana, Giancarlo de Cataldo, Giampiero Mughini, Corrado Formigli, Paolo Crepet, Marco Travaglio, Stefano FeltriVittorio Sgarbi. E ancora artisti di teatro e cinema, come Moni Ovadia, Francesco Montanari, Michela Andreozzi, Alessandro Haber, Michele Placido, Mariano Rigillo, Iaia Forte e Sergio Rubini. Si comincia con Diego “Zoro” Bianchi il 4 luglio e Peppe Servillo con Mario Incudine il 12 luglio nello spettacolo “A sud del sud dei santi”.

Per la musica arriveranno al Castello con Niccolò Fabi, Danilo Rea, gli Hotel Supramonte, Marco Morandi e poi proposte per i più piccoli come di consueto nella storia di Caffeina, con gli spettacoli per ragazzi curati dalla compagnia Teatro Viola che vedranno protagonisti il Teatro Verde di Roma e l’Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata di Jesi.

Da non perdere una visita dentro il Castello, il borgo medioevale annesso, i Musei del Mare e della Navigazione antica oltre all’Ostello aperto tutto l’anno. I grandi spazi e i giardini vista mare che accoglie il parterre garantiscono il  pieno rispetto delle normative vigenti in tema di prevenzione e protezione, attenti alla sicurezza di ospiti, maestranze dello spettacolo e artisti.

Il programma aggiornato su: www.castellodisantasevera.it

 

 

 

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