Il Catania sfata il tabù Rocchi: vittoria in rimonta per 2-1, doccia gelata per la Viterbese

di Valentino Cesarini

Un goal proprio all’ultimo respiro di Sarao regala una storica vittoria al Rocchi di Viterbo, dove il Catania nei precedenti sette incontri aveva riportato appena due punti. Finisce 2 a 1 per gli etnei che sotto di una rete, hanno la forza di reagire e capovolgere il risultato. Per la Viterbese continua la maledizione del Rocchi dove non vince dal 9 febbraio, quando superò 2 a 0 il Teramo.

Novità sia in casa Viterbese sia in casa Catania. Taurino non recupera Tounkara, ma nel 4-3-3 il terminale offensivo è Rossi. Raffaele regala la prima da titolare a Noce e Piccolo nel confermatissimo 3-5-2, che prendono il posto di Claiton e Sarao.

Meglio il Catania nei primi minuti del match che prova a mettere i brividi a Daga con le conclusioni di Piccolo e Albertini. Al 20’ clamorosa palla goal divorata da Izco sugli sviluppi di una girata di Albertini, perché l’argentino da pochi passi manda clamorosamente fuori. La Viterbese fa fatica ad arrivare dalle parti di Confente che nei primi 45’ non viene mai chiamato in causa.

Nella ripresa la Viterbese parte più forte e la mossa di Taurino (dentro Falbo per uno spento Urso) è azzeccata. Al 53’ locali che passano a sorpresa in vantaggio. Cross dalla destra di Salandria, Bezziccheri anticipa Noce e di testa sorprende l’incolpevole Confente. Sotto di una rete Raffaele prova a correre ai ripari con un triplo cambio in due slot: dentro Sarao e Biondi per Izco e Pinto, passando al 3-4-1-2, poi Calapai prende il posto di Albertini. Taurino risponde con Cappelluzzo e Ferrani per Bezziccheri e Rossi, ma al 78’ il forcing degli etnei è premiato. Azione convulsa in area viterbese, con Daga bravissimo a dire di no sulla conclusione di Pecorino, ma nulla può sulla ribattuta dell’attaccante. Il finale è convulso, ma proprio all’ultimo respiro, Pecorino si guadagna un penalty per un fallo di Mbende. Dal dischetto si presenta Sarao che si fa ipnotizzare da Daga che però non trattiene e lo stesso attaccante è il più lesto a insaccare, facendo scattare la festa degli ospiti e qualche scaramuccia in tribuna fra le due dirigenze.

Ph Max Luzialtelli

 

 

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