Il Giardino dei Ciliegi all’Unione, l’intuizione di uno spettacolo contemporaneo del regista Lidi

Il giardino dei ciliegi

Lo spettacolo eccelso reso in chiave moderna, andato in scena sabato 21 dicembre all’Unione, rappresenta la terza tappa del percorso su Čechov intrapreso negli ultimi tre anni dal regista Leonardo Lidi e non ha nulla che ricordi il Cechov realistico e sentimentale de ‘Il giardino dei ciliegi‘ in chiave classica. Una nuova lettura di Leonardo Lidi, che ci porta direttamente nel presente. Un presente in cui ci ritroviamo tutti spettatori di oggi. Una scenografia che raffigura il solo luogo, un giardino-teatro, che aveva trovato la sua utilità oltre un secolo fa  che adesso vive solo nel ricordo dei suoi interpreti: Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Alfonso De Vreese, Ilaria Falini, Sara Gedeone, Christian La Rosa, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Orietta Notari, Mario Pirrello, Tino Rossi, Massimiliano Speziani e Giuliana Vigogna, artisti che sottolineano l’importanza e la preziosità del nostro teatro. Una produzione del Teatro Stabile dell’Umbria in coproduzione con il Teatro Stabile  Nazionale di Torino che ha proposto una rappresentazione che va oltre l’ultima immagine che Čechov ci lascia nel finale de Il Giardino dei Ciliegi, quella di una vita spesa per il teatro. Nello spettacolo di sabato scorso viene sottolineata un’essenzialità scenica che deve condurci a vivere della forza presente del teatro. Una serata magica in cui lo spettatore presente al Teatro dell’Unione, affatto disorientato dal ritmo moderno, lontano dalla vena nostalgica ne ha sentito la forza. E il sipario è calato consegnando a ognuno dei presenti il teatro nella vita. (Luc.Pas)

 

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI