Il Palio delle Contrade di Allumiere, ha incoronato la contrada Nona

di Cristiana Vallarino

Il 56esimo Palio delle Contrade di Allumiere, corso domenica ha incoronato la contrada Nona, che ha ripreso l’agognato “Cencio” dopo anni d’astinenza.
La manifestazione, quest’anno dedicata al suo fondatore Riccardo Rinaldi, l’ex sindaco scomparso di recente, si è aperta domenica poco dopo le 17.
A dare il via l’ingresso nel circuito di piazza della Repubblica dello stendardo del Comune seguito dal corteo storico e dagli sbandieratori rossoblu della Polveriera, vincitrice l’ultima edizione pre Covid.
E’ stata quindi la volta degli alfieri, dei tamburini e degli sbandieratori giallorossi del Ghetto, e dei figuranti nei costumi dell’epoca.
Poi è toccato al Sant’Antonio, in biancorosso. E ancora, in biancoverde, La Bianca. Il Burò, in bianconero. I cui bravissimi sbandieratori però non essendo, almeno per metà, del paese, non sono in concorso. A chiudere la sfilata la Nona, nei colori rosso e verde.
Tutti i gruppi di sbandieratori si sono esibiti per 5 minuti davanti al palco della giuria che deve scegliere il migliore. L’ultimo a vincere fu il Burò, mentre il più accurato corteo storico fu giudicato quello del Ghetto.
Come avviene edizione dopo edizione, ogni contrada ha rievocato con estrema accuratezza molti dei personaggi caratteristici degli anni d’oro del paese nel 1500 dopo la scoperta dell’allume: Giovanni da Castro (colui che scoprì il particolare e prezioso minerale, grazie alla presenza dell’agrifoglio), Agostino Chigi, Papa Alessandro VI (Borgia), Federico II Gonzaga, Lucrezia Borgia o Raffaello Sanzio e poi tutta una schiera di figure come cardinali, cortigiane, appaltatori, servitori, militari, danzatori e giocolieri e naturalmente gli operai delle cave, i popolani e i prigionieri. A chiudere sempre gli asini e i loro barbareschi.
Da parte del sindaco Luigi Landi il saluto dell’amministrazione, estremamente felice per l’affluenza registrata, e il ringraziamento all’artista Silvia Sestili, autrice del Cencio 2022, che ha a sua volta salutato la cittadinanza. Alla quale si è rivolta anche la responsabile Avis Aureliano Nicoletta Iacomelli per esortare ad aderire alla raccolta sangue del 25 agosto.
Dopo l’uscita del carroccio con i buoi che ha portato il Cencio del 56esimo Palio per il giro d’onore della piazza e poi issarlo al balcone del palazzo comunale, è caduta qualche goccia di pioggia che però non ha spaventato l’enorme folla che man mano stava riempiendo il centro della piazza.
Nell’attesa dell’inizio della corsa, mentre si effettuavano i sorteggi per le gabbie di partenza, si sono espresse le giurie. E’ stata assegnata la coppa per i migliori giochi ai giovanissimi sbandieratori della Bianca, premiati dal delegato della città metropolitana Pucci.
Mentre miglior sfilata è stata decretata quella del Ghetto, a cui la coppa è stata consegnata dall’assessore ai servizi sociali Alessio Sgriscia.
La speaker Stefania Camilletti ha quindi passato il microfono al dottor Alessandro Mellini, voce storica della gara. Che ha elencato l’ordine di partenza nelle varie batterie. Ricordando che la Polveriera ha vinto gli ultimi quattro palii e correva con i tre asini che hanno collezionato 3 vittorie.
Dopo un soccorso a una signora del pubblico da parte del personale (niente di serio, per fortuna) è partita la prima delle tre batterie. Che hanno visto ogni volta piazzamenti diversi delle contrade. Con punteggi da 2 a 12.
Al termine delle tre manche, il punteggio complessivo ha premiato la Nona.
E la gioia dei contradaioli rossoverdi, che da anni aspettavano questo momento, è scoppiata incontenibile e tutti sono accorsi sotto il balcone del municipio per ricevere il Palio 2022, portando in trionfo i protagonisti della vittoria, il fantino Mario Vela e gli asini Fatelargo, Scarfoglia e Poker.
Nel giro di pochi minuti la piazza si è svuotata e mentre alla Nona ci si preparava a fare festa per tutta la notte, tra musica e buon cibo, si è cominciato a smontare l’allestimento: tribune, recinzioni, gabbie e soprattutto la terra usata per la pista. E lunedì mattina la piazza è tornata quella di sempre.

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