Il Paolo Savi dà il via al progetto “Noi emporiamo…e tu?”

Alessia Fumoso*

In questo anno scolastico, l’istituto tecnico economico Paolo Savi ha dato il via al cosiddetto progetto “Emporio Solidale” che ha come scopo quello di raccogliere, attraverso collette di beneficenza, prodotti igienico-sanitari, domestici e alimentari (a lunga conservazione) e di donarli ad I Care.

I Care è un minimarket, il primo emporio solidale aperto a Viterbo, più precisamente a Santa Barbara, piazzale Porsenna, lo scorso anno.

L’idea venuta a Domenico, il presidente, offre la possibilità a famiglie meno fortunate e con gravi problemi economici o di salute (dopo aver accertato le loro condizioni ed aver dato loro una tessera, con all’interno punti da spendere in un mese), di prelevare gratuitamente prodotti per la loro vita quotidiana ed avere la possibilità di fare la spesa e non sentirsi “diversi”.

Tutto questo è stato finanziato dalla Regione Lazio e presentato da associazioni come “Viterbo con Amore”. Tutto ciò ha dato il via ad altri progetti uniti tra loro: infatti l’emporio dà anche la possibilità di far svolgere un anno di sport ad un bambino che non se lo può pagare e poi c’è lo studio medico che aiuta la cura delle persone che non possono permettersele, progetti per le persone invalide, per il volontariato, per la loro protezione e per i diritti sociali.

La dirigente Maria Patrizia Gaddi, la vice preside Maria Luisa Vincenti, Mauro Franceschi, tutto l’insieme dei docenti ed il personale Ata dell’Ite Paolo Savi hanno deciso di adottare questo progetto per sostenere il minimarket ed aiutare chi è meno fortunato e non riesce ad avere una vita “normale”, quella vita in cui non si ha paura tutti i giorni, o si soffre perché non si hanno soldi per mangiare, lavarsi, concedersi svaghi o momenti di serenità.

Ma gli obiettivi principali, che hanno fatto sì che questo si realizzasse, sono soprattutto quelli di insegnare agli studenti e a tutti i ragazzi l’assunzione di responsabilità sociale nei confronti dell’emporio, di responsabilità civile nei confronti dei propri concittadini, dei compagni e della scuola per il rispetto degli impegni presi, di responsabilità organizzativa/manageriale per la pianificazione della raccolta e la solidarietà, tutti siamo uguali e tutti abbiamo il diritto di avere una vita degna di questo nome.

A tutto ciò, non potevano mancare tutti gli alunni, di tutte le classi e indirizzi, che giorno dopo giorno, alternandosi tra loro, si sono presi, volontariamente, l’impegno di acquistare, raccogliere ed infine donare tutti questi prodotti all’emporio, con la speranza di far stare bene tutte quelle persone che fino ad ora non avevano avuto un’occasione come questa per andare avanti.

Anche chi nasce con meno possibilità non è detto che non ce la possa fare, perché c’è sempre una soluzione, un modo per aggiustare le cose ed avere un futuro migliore.

 

 

*(Ite Paolo Savi, 4C Afm) -Alternanza Scuola Lavoro, Introduzione al Giornalismo

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