“Il senso non è fluido”, il romanzo di esordio di Erica Polegri

“Il senso non è fluido”, romanzo onirico di Erica Polegri che pur nata a Orvieto appena ventinovenne, ha vissuto a Viterbo fino alla fine del liceo, quando poi si è trasferita a Roma per gli studi universitari. Dopo la laurea in Scienze Linguistiche, Letterarie e della Traduzione, ha lavorato in ambito museale in Francia e a Roma. Alla formazione letteraria (francese e inglese) ha sempre unito una forte passione per l’arte visiva: in ambito accademico, ha scritto un saggio su un’incisione dell’opera onirica quattrocentesca “Hypnerotomachia Poliphili” (in corso di pubblicazione per “Bulzoni Editore”). Dal 2017 s’interessa inoltre di pratiche teatrali. Ha partecipato come autrice e interprete alla performance “La Bibliothèque” andata in scena alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, con il libro vivente bilingue “Condividere un sogno/Partager un reve”. Nel 2019 ha esordito come attrice nello spettacolo teatrale “Sirene”, andato in scena al Teatro Potlach di Fara in Sabina (RI), al Cineporto di Foggia e al Teatro di Tor Bella Monaca (RM, 2 repliche): di questo spettacolo è stata anche co-ideatrice e nel periodo Settembre 2018/Gennaio 2019, per realizzarlo, è stata ospitata in residenza artistica presso il Teatro Potlach. Nel 2019 ha insegnato Lingua e Letteratura Francese presso il Liceo Scientifico Statale “I. Vian” di Bracciano (RM). “Il senso non è fluido” è il suo romanzo d’esordio che ci spinge a porla in attenzione su questa sezione che dedichiamo agli emergenti del nostro territorio.
“Il senso non è fluido” è stato pubblicato a Roma da “L’Erudita” (marchio di Giulio Perrone Editore) nel Marzo 2018.

Sinossi:

“Le vacanze estive sono iniziate, l’Università è praticamente deserta. Elia, studentessa di Letteratura francese, dopo aver trascorso qualche ora in Facoltà in compagnia di altri studenti, si rintana nel proprio alloggio. Nella solitaria sala da pranzo della Pensione degli Olmi, annota frettolosamente sul diario la mattinata appena trascorsa e alcuni appunti utili per la tesi a cui sta già lavorando. Ma basta poco per distrarla: la luce del sole e il calore del paesaggio si affacciano teneramente nella sua stanza e la accompagnano in un sognante vagheggiare della mente. Mettendo per un momento da parte la paura del futuro e la costante, maniacale attenzione al cibo e al corpo, la ragazza cerca di rifugiarsi in quelle immagini che sembrano poterla salvare dai suoi tormenti. In un’atmosfera di sospensione e solitudine, Elia sarà travolta dai pensieri più insistenti lungo un viaggio fisico, oltre che mentale. La giovane studentessa attraverserà, non senza timori, luoghi reali e onirici per ridefinire la sua stessa identità.
Un romanzo sognante che racconta le riflessioni, le incertezze e le inquietudini del presente, alle quali la protagonista si abbandona nel tentativo di dare senso e forma al vuoto del tempo.”

Presentazione:

Presso l’Associazione “Arte & Benessere” di Bomarzo il 5 Ottobre 2019

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