Il sindaco di Civita Castellana Angelelli: il Carnevale 2020 è già iniziato

Il sindaco di Civita Castellana Gianluca Angelelli interviene sul Carnevale Civitonico che si è appena chiuso.

“In questi anni il Carnevale Civitonico è cresciuto tantissimo- spiega il sindaco- Sono nati nuovi gruppi, altri si sono rafforzati; è cresciuta la partecipazione; si sono consolidati i legami.

Ma soprattutto, quella che era da sempre una consapevolezza profonda (e cioè che il Carnevale è un tratto caratterizzante della città), è emersa alla luce del sole e si è strutturata: il Carnevale 2020 è veramente iniziato ieri e proseguirà con le feste organizzate dai gruppi, quelli diventati associazioni che regaleranno ai civitonici cene in piazza o nei parchi, e quelli che si riuniranno presto in serate in allegria per decidere la nuova organizzazione. Non c’è dubbio che il tratto caratteristico del nostro Carnevale sia l’allegria, il divertimento: non esiste nessun altro Carnevale in Italia che possa pareggiare con il nostro in questo senso, nemmeno i più blasonati. Mascherarsi a Civita significa divertirsi, è il vero senso del Carnevale. Ed è certamente vero, per questo, che il nostro è soprattutto il Carnevale di chi si maschera, di chi lo vive.

Quest’anno il Carnevale ha avuto un cambiamento inatteso.

Come saprete il 22 febbraio sono stato chiamato a partecipare al Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, dove su indicazione delle Forze dell’Ordine, mi è stato chiesto dal Prefetto, che rappresenta il Governo, di vietare la vendita degli alcolici. Ho rappresentato come negli anni gli interventi della CRI e al PS fossero costantemente calati e come fosse più utile continuare a guidare un percorso di crescita anche culturale progressivo, come fatto negli ultimi anni. Dopo la prima sfilata sono stato nuovamente invitato al Comitato dove il Prefetto, sentite tutte le Forze dell’ordine e il Questore, ha deciso che doveva essere diminuito il consumo di alcool vietandone conseguentemente la vendita. Ho sentito varie interpretazioni del perché si è richiesto questo provvedimento. Dico la mia: il fatto è che le leggi, le norme, gli standard di sicurezza cambiano e mutano con il tempo. Dopo i fatti di Torino c’è stato in Italia un progressivo aumento del livello di attenzione sugli eventi pubblici; livello che ha continuato ad aumentare in questi ultimi mesi e che ha alzato l’asticella della sicurezza durante i grandi eventi, come è ritenuto essere il Carnevale per la nostra provincia. In questo quadro, l’eccessivo consumo di alcolici è ritenuto un fattore di rischio. Con questo nuovo livello di sicurezza è giusto confrontarci, come organizzatori e partecipanti del Carnevale, con la consapevolezza che, in generale, nessuno ama reprimere, nemmeno le Forze dell’ordine, e che l’uso della misura ha come risposta la tolleranza.

Dobbiamo essere consapevoli che il cuore del nostro Carnevale non è l’alcool, ma la gioia ed il divertimento. Detto questo, le sfilate sono state grandiose.

Voglio fare i complimenti a tutti i gruppi ed a tutti i carri, in particolare questi ultimi sono stati di una bellezza sbalorditiva: veramente complimenti! Tante persone venute per la prima volta a vedere il Carnevale mi hanno cercato per congratularsi, per rappresentarmi il loro stupore nel vedere tanta bellezza nei costumi ricercati e nei carri meccanizzati e curati. Quella del Carnevale è per la nostra città divenuta un’arte ed un vanto indiscusso.

Sento di dire a tutti che è stata ormai intrapresa una strada virtuosa, da percorrere con grande sicurezza perché siamo ormai Maestri in questo campo.

Bravissimi tutti.

Bravissimi tutti coloro che passano tanto tempo ad organizzare i loro gruppi, a scegliere i bozzetti, a costruire i carri, a partecipare agli incontri, a reperire gli sponsor (grazie anche a loro!), a tenere viva costantemente questa passione.

Grazie a tutti quelli che hanno partecipato alle organizzazioni in questi 10 anni.

Grazie a Letizia immancabilmente sempre presente, che per il Carnevale ha saputo essere mamma, sorella e amica di tanti di Voi.

Grazie.”

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