Il Vescovo Orazio Francesco Piazza: Lettera alle Comunità per il Cammino Quaresimale

Gesù Cristo è il Signore. Nostra unica speranza.
​Carissimi Fratelli e Sorelle, con il segno penitenziale delle ceneri sul capo, iniziamo il pellegrinaggio annuale della Quaresima nel tempo prezioso dell’anno giubilare: un percorso interiore di conversione del cuore e della vita. In questa speciale Quaresima, desidero ricollegare questo sentiero di conversione del cuore e della vita con quanto all’apertura dell’Anno Giubilare è stato a tutti consegnato: camminare insieme nella speranza e scoprire gli appelli che la misericordia di Dio rivolge a tutti noi, come persone e come comunità. Questo cammino, fatto insieme, sia sostenuto dai sacramenti e dall’impegno in opere di misericordia, di carità, di pietà. Il cammino giubilare, infatti, si innesta nel vissuto, nella trama del quotidiano; in esso fa emergere l’azione rigenerante e salvifica di Dio per l’uomo e il creato. Quale contrappunto alle strutture negative che inducono al pessimismo, è offerta a tutti noi l’opportunità della speranza che non delude.
​In questa Quaresima siamo chiamati a rimetterci in viaggio nella Carovana-Synodìa della Comunità e della realtà umana; ad essere pellegrini in un cammino dove fiducia e speranza si raccordano con rinnovata vitalità per riscoprire e rendere effettivo il senso della speranza cristiana nelle difficoltà e nelle prove della vita: la fede, nel vivere, genera speranza. «La Chiesa, madre e maestra, ci invita a preparare i nostri cuori e ad aprirci alla grazia di Dio per poter celebrare con grande gioia il trionfo pasquale di Cristo, il Signore. Infatti, Gesù Cristo, morto e risorto, è il centro della nostra fede ed è il garante della nostra speranza nella grande promessa del Padre, già realizzata in Lui, il suo Figlio amato: la vita eterna (cf Gv10,28; 17,3)» (Lettera Papa Francesco, Camminiamo insieme nella speranza).
​Fissiamo ora lo sguardo sul Volto di Colui che viene incontro, il Crocifisso-Risorto, per mantenere viva nel cuore la speranza della meta comune verso cui procedere tra le tante vicende del viaggio. Sperare-in-Lui è seguirlo sul sentiero delle Beatitudini: segni e gesti di un agire misericordioso e fraterno che consegnano quanto è opportuno e giusto per dare vera pienezza alla vita. Questa Quaresima, nel rinnovare le radici autentiche del cuore con la linfa della speranza, spinge a saper sperare-con gli altri (Synodìa-Carovana), con quanti condividono il vivere quotidiano (Synòdoi) nell’impegno del comune cammino (Synòdos): la consapevolezza di non essere soli e il comune orientamento verso la destinazione di una vita in pienezza rendono più sostenibile la fatica del vivere.
​Il camminare insieme ci aiuta a sostenere difficoltà e prove e a trovare risorse che da soli non potremo mai garantire. Invito voi tutti a fare insieme questo percorso quaresimale, tempo di rigenerazione e di nuovo entusiasmo nella vita, alla luce della Parola, della Penitenza e della Carità in modo da rinnovare la persona e le relazioni, a creare spazi di vicinanza e condivisione. Resistiamo alla tentazione dell’isolamento e delle varie chiusure che limitano le potenzialità nella vita.
​In questa Quaresima giubilare, Dio chiede di verificare se nella nostra vita, nelle nostre famiglie, nei luoghi in cui lavoriamo, nelle comunità parrocchiali o religiose, siamo capaci di camminare con gli altri, di ascoltare, di vincere la tentazione di arroccarci nella nostra autoreferenzialità e di badare soltanto ai nostri personali bisogni. Chiama ad un percorso fecondo di purificazione da ciò che impedisce il dono della comunione e di valorizzare quanto la rende possibile per tutti. La sua Parola offre lo spunto per sostenere questo impegno di conversione personale per il bene della Comunità: «Abbi un cuore retto e sii costante, tendi l’orecchio e accogli parole sagge, non ti smarrire nel tempo della prova. Stai unito a lui senza separartene; sii paziente nelle vicende dolorose, perché l’oro si prova con il fuoco. Voi che temete il Signore, amatelo, e i vostri cuori saranno ricolmi di luce» (Sir 2,1-13).
​Questa Luce, che dona fiducia fra le ombre della vita, è irradiata dalla consolazione dell’amore della Vergine Maria, Madre della Speranza: ci raccoglie come i discepoli impauriti e delusi e apre il nostro cuore al dono dello Spirito che realmente rende nuova e piena la vita.
​Chiedo, per questo, di condividere il sentiero delle Catechesi giubilari come pellegrini di speranza per dare volto alla comunione fraterna a cui il Signore ci chiama.
Viterbo, Mercoledì delle Ceneri 2025
Orazio Francesco Piazza
Vescovo di Viterbo
COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI