Grande successo all’Orto Botanico “Angelo Rambelli” di Viterbo per il “Primo maggio all’orto botanico… passeggiando tra le farfalle tropicali”, evento organizzato in concomitanza con la kermesse cittadina di San Pellegrino in Fiore. Circa 1.200 visitatori si sono messi in fila per entrare a piccoli gruppi nella serra tropicale, dove per l’occasione volteggiavano decine di meravigliose e coloratissime farfalle esotiche. Abbiamo incontrato la dottoressa Diana Martignoni, tecnico responsabile delle serre, che insieme alla d.ssa Federica Giarruzzo, entomologa, ha accolto i visitatori e raccontato a grandi e piccini particolari e curiosità di questi delicati ed eleganti esseri alati. «L’iniziativa è nata a seguito del nuovo riassetto della serra tropicale: sono state introdotte nuove specie botaniche e sono stati fatti dei miglioramenti all’interno, per ricreare tutte quelle condizioni tropicali e subtropicali di temperatura e di umidità, ottimali per la crescita delle nostre piante», ha spiegato Martignoni. «E poi è venuta anche l’idea di far volteggiare nella serra, anche se per un breve periodo, colorate farfalle tropicali». Specie esotiche che trovano il loro habitat perfetto tra le foglie e i rami delle piante ospitate nella struttura, tra piccoli laghetti e corolle di orchidee. I tecnici dell’Orto Botanico forniscono loro il cibo, costituito da fette di frutta fresca, in appositi piattini dove possono agevolmente posarsi e nutrirsi. «Abbiamo acquistato le crisalidi da zone tropicali come Panama, le abbiamo sistemate in un incubatore e ora stanno seguendo il loro ciclo naturale: le crisalidi si schiudono ed escono le farfalle». Visitatori entusiasti e molto interessati alle varie fasi vitali delle farfalle: «Le persone si sono dimostrate attente e curiose e hanno posto domande: adulti e bambini sono rimasti affascinati dalla metamorfosi. Sono venuti in tantissimi, anche francesi, inglesi ed americani, a trascorrere un bel primo maggio nella natura. Ho visto persone felici e bambini correre nei prati. Vivere e veder vivere in questo modo l’Orto Botanico per me è stato veramente importante. Siamo molto soddisfatti di questo primo risultato, perché siamo riusciti a comunicare il nostro entusiasmo e la nostra passione. E lo saremmo ancora di più se riuscissimo a trasmettere l’idea che c’è un polmone verde di ben sei ettari nella loro città dove, pur essendo una struttura universitaria, si possono trascorrere belle e salutari giornate all’aria aperta: passeggiare seguendo i percorsi con le collezioni botaniche che abbiamo predisposto lungo i sentieri, scattare foto, o semplicemente leggere un libro nel verde. È un posto da vivere». Il successo di questa prima giornata della manifestazione, che durerà fino al 12 maggio, è frutto di un lavoro di squadra: «Voglio ringraziare le persone che hanno fatto sì che si potesse raggiungere questo importante risultato: la d.ssa Monica Fonck, curatore dell’Orto Botanico, la prof.ssa Laura Zucconi, responsabile scientifica, il prof. Giuseppe Colla, direttore dell’Azienda Agraria Orto Botanico, i miei colleghi Sabrina Tempesta, Giorgio Chioccia e Marco Menghi, e tutto il personale che ha permesso che questa fosse una giornata veramente speciale».