In Cina musei aperti virtualmente per superare eventi e iniziative annullate per il virus

Negli ultimi dieci anni, in Cina sono stati costruiti oltre 400 musei. Nel periodo più recente sono oltre 100 le nuove costruzioni, un vero boom che non trova confronti a livello mondiale.

Mentre il mondo intero è ancora in allarme per il coronavirus partito dalla Cina, il mondo dell’arte cinese attua soluzioni che possano comunque permettere di tenere aperte le istituzioni culturali e portare avanti, sebbene in maniera alternativa, eventi e iniziative che a causa del virus sono stati annullati.,
Una soluzione digitale è stata adottata anche dalla National Cultural Heritage Administration della Cina (NCHA), che ha chiesto ai musei della nazione, in questo momento chiusi al pubblico, di rimanere attivi sui propri canali social e siti web, offrendo così al pubblico l’opportunità, sebbene virtualmente, di visitare le proprie collezioni. Con questo provvedimento, l’ente governativo vuole incoraggiare così i musei e le istituzioni del patrimonio culturale in tutto il Paese a utilizzare le risorse digitali esistenti e a lanciare mostre online a seconda dei casi, fornendo al pubblico servizi online sicuri e utili.

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