“In giro per Roma e dintorni in Vespa”, una narrazione di luoghi con le emozioni della Tuscia

In giro per Roma e dintorni in Vespa

“In giro per Roma e dintorni in Vespa”. Semplice, automatica assonanza con il fortunatissimo film di William Wyler di settanta anni fa. Interpreti indimenticati e indimenticabili Audrey Hepburn e Gregory Peck. Sullo schermo una splendida principessa affascinata dalla bellezza della città e dalla intraprendenza di un giornalista; nel libro, un’antologia di una trentina di racconti che esaltano i tesori della città eterna e dei centri che le fanno corona. Scorrono su un doppio fil rouge che li accomuna: il primo è sentimentale e si chiama amore; il secondo è meccanico, una vespa. Anzi la “Vespa”, il mezzo che nei primi anni del dopoguerra fece viaggiare e conoscere milioni di italiani. L’editore Giulio Perrone ha voluto mettere insieme un gruppo di scrittori che descrivessero, in chiave soprattutto sentimentale, i loro tour che si dipanano tra la Capitale e piccoli/grandi centri della regione. Ne è venuto fuori un affresco che non vuole essere una guida turistica, ma un viaggio tra le emozioni di una terra fantastica. Il libro è stato presentato nel tardo pomeriggio di sabato nella sede dello spazio culturale Itinerart-dello scultore Fiorenzo Mascagna in via sant’Egidio. “Diane a Viterbo” il titolo della narrazione di Maria Grazia Mantovani. Una giovane straniera che arriva nel capoluogo della Tuscia in sella ad una fiammante Vespa rosso/porpora e scopre, grazie a un galante cicerone locale, i tesori della città dei Papi. La perla è, ovviamente, Santa Rosa. Il racconto della vita e della eterna giovinezza della santa, che ogni anno torna tra la sua gente. A spiegare il “miracolo” è stato il capo dei facchini Massimo Mecarini, presente in sala, che ha sottolineato l’importanza che la Macchina ha conquistato all’interno del patrimonio dell’Unesco. Ha raccontato, ma lui non in un libro bensì in presa diretta, l’emozione di ogni 3 settembre con il passaggio del campanile che cammina. “Che – ha avvertito – siamo impegnati oggi più che mai a valorizzare e conservare nello scrigno delle perle della città”. (L.C.)

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