“Indagine su Alda Merini” al Teatro Caffeina, un qui e ora che ha riempito la platea

Alda Merini al Teatro Caffeina

Una poetessa, una scrittrice fra le voci più amate nel nostro Paese, con un’esistenza costellata dal dolore e addolcita dalla poesia e dalla viscerale passione per la vita, che si è sempre distinta per l’impressionante intimità raccontata nelle sue opere, questo è stata e continua a essere Alda Merini. Voce tormentata dagli eventi del suo tempo e da un malessere interiore che ha sempre cercato di esprimere attraverso la scrittura. Figura perfettamente rappresentata nello spettacolo andato in scena sabato sera e domenica pomeriggio al Teatro Caffeina, nella Viterbo storica, gremito di quel pubblico che se la cultura chiama sa ben rispondere. Una performance di una delicatezza straordinaria. Una pièce teatrale che accompagna lo spettatore passo passo fuori dal sentiero battuto della convenzione, dentro le sfaccettature più intime dell’anima, un viaggio emozionale distinto dall’interpretazione di Giorgia Trasselli e dalla narrazione di Margherita Caravello, autrice dell’omonimo libro da cui è tratto lo spettacolo, che hanno saputo portare sul palcoscenico la bellezza e la complessità della vita di Alda Merini, dandole corpo e voce. Un esperimento, quello di dar forma sul palco all’essenza della poesia fusa con un’esistenza poetica e rivoluzionaria, perfettamente riuscito, grazie anche ad Antonio Nobili che ne ha curato la regia. Ai gestori del teatro va il plauso di aver saputo intercettare e proporre uno spettacolo con contenuti di alto livello, creando un elevato momento di poesia, di cui oggi più che mai abbiamo tanto bisogno. (S.G.)

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