La Basilica Concattedrale Santo Sepolcro di Acquapendente “scudo blu della cultura”

Basilica Concattedrale Santo Sepolcro di Acquapendente-scudo blu

Una delle “porte sante” del Giubileo 2025 per la Diocesi di Viterbo sarà da sabato 29 dicembre “scudo blu della cultura”: la Basilica Concattedrale Santo Sepolcro di Acquapendente.

Come voluto da Comune, Croce Rossa Italiana, Diocesi di Viterbo, Parrocchia del Santo Sepolcro, sul diktat “la cultura è il nostro tesoro: proteggiamolo insieme” sabato 28 dicembre, a partire dalle ore 10.00, presso il Museo della Città Civico e Diocesano prenderà il via una giornata speciale dedicata alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale. A seguire, inaugurazione presso la Concattedrale del simbolo internazionale di protezione dei beni culturali che, come sottolinea la Croce Rossa: “dopo la massiccia distruzione di beni culturali avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale, 37 Stati, fra cui l’Italia, firmarono il primo trattato internazionale a vocazione mondiale riferito esclusivamente alla culturale in caso di conflitto armato. Con l’entrata in vigore della Convenzione dell’Aia del 14 maggio 1954, realizzata sotto l’egida dell’Unesco e integrata dai due protocolli aggiuntivi del 1954 e del 1999, è stata così disciplinata la tutela di ‘beni, mobili o immobili, di grande importanza per il patrimonio culturale dei popoli’ e la necessità di individuarli, anche in tempo di pace, tramite lo scudo blu. L’articolo descrive nei dettagli come deve essere il contrassegno: “Il segno distintivo della Convenzione consiste in uno scudo appuntito in basso, inquadrato in croce di Sant’Andrea in bleu e bianco, uno scudo, formato da un quadrato bleu, uno dei cui angoli è inscritto nella punta dello stemma, e da un triangolo bleu al disopra del quadrato, entrambi delimitati dai triangoli bianchi ai lati”. Il sistema di protezione dai rischi di una guerra riguarda tutto il patrimonio culturale, immobile e mobile: monumenti, siti di valore artistico, storico o archeologico, opere d’arte, manoscritti, libri, oggetti di interesse artistico, storico o archeologico, nonché le collezioni scientifiche di tutti i tipi, indipendentemente dalla loro origine o proprietà.

 

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