“Un trionfo della comunità”. Così si è espressa questa mattina la sindaca di Viterbo Chiara Frontini – con uno spiritoso cappello da Befana in testa – presentando in conferenza stampa il ritorno, per il prossimo 5 gennaio, di uno degli eventi più attesi e coinvolgenti dell’intero periodo delle feste natalizie viterbesi, la Calza della Befana più lunga del mondo. “Un appuntamento frutto della collaborazione di tante associazioni e realtà di Viterbo”, rappresentate stamani da Luciano Barozzi, presidente del Centro Sociale Pilastro, da Paola Massarelli, referente dell’ADMO e coordinatrice delle figuranti, da Luigi Ottavio Mechelli presidente di Avis Viterbo, da Andrea De Simone, direttore di Confartigianato Viterbo, da Enzo Bernini presidente del 500 Tuscia Club, e da Renzo Salvatori di Acli Viterbo, ultima realtà ad essersi aggiunta alla sinergia, che assicurerà la partecipazione del servizio bandistico, la novità di quest’anno. È tradizione e buon auspicio che da ventuno anni la prima conferenza stampa del Comune riguardi proprio questa manifestazione. «Un momento gioioso, specialmente quest’anno, che segna il ritorno alla normalità dopo la parentesi Covid», ha esordito Luciano Barozzi, sottolineando poi il carattere corale dell’evento. «E’ una manifestazione che si svolge completamente grazie al volontariato di persone che già dagli inizi di novembre si danno da fare per rimettere in sesto il manufatto originale lungo 52 metri».
La “Calza più lunga del mondo” viene poggiata per gran parte del percorso su utilitarie Fiat 500 e portata da oltre 130 Befane lungo le vie della città. Il montaggio della Calza, con il supporto dei Vigili del Fuoco, avverrà alle 13.30, mentre il raduno delle Befane avverrà alle 14.30 in piazza del Plebiscito. Successivamente sfileranno fino a porta Romana, dove prenderanno in carico la Calza, per scortarla di nuovo verso Palazzo dei Priori e oltre, fino al quartiere Pilastro, con soste a piazza del Sacrario e a piazza San Faustino. Al momento dell’arrivo della Calza al Sacro Cuore, in viale Buozzi, usciranno dalla chiesa i Re Magi che si avvieranno verso il Presepe Vivente di San Faustino. La sfilata sarà accompagnata, oltre che dalla banda, dalle majorettes di Grotte Santo Stefano e dagli sbandieratori e dai musici dell’Associazione Culturale Pilastro. Previsto il saluto delle autorità e del nuovo Vescovo Orazio Francesco Piazza. In caso di condizioni meteorologiche avverse, la manifestazione verrà rinviata a domenica 8 gennaio.
Durante la sfilata verranno distribuite, dietro il versamento di un’offerta di tre euro, 1.350 calzette piene di dolciumi, offerti dal supermercato Todis; il ricavato delle calzette verrà devoluto in beneficenza. «Una cosa che ci ha sorpreso quest’anno è che stanno arrivando richieste di partecipazione anche da oltre provincia», ha proseguito Barozzi. Segno che la fama della manifestazione sta allargando i propri confini. «Speriamo che ci sia grande partecipazione, la stessa che si è avuta nelle scorse edizioni». Per Confartigianato è il tredicesimo anno di collaborazione: «Artigianato e piccola media impresa sentono di appartenere al tessuto sociale e aderiscono all’iniziativa, con spirito di solidarietà e di servizio alla comunità che si esprime 365 giorni all’anno», ha proseguito Andrea De Simone. «Indossare il nostro cappello e percorrere a piedi il tratto verso porta Romana, per andare a prendere la Calza, è un momento molto bello e simbolico», ha aggiunto l’assessore ai servizi per il cittadino Katia Scardozzi, che in precedenza ha già vestito i panni allegri e colorati da Befana. È un momento particolare ed emozionante, che riecheggia quello che vivono i Facchini quando vanno a prendere la Macchina sullo stesso sagrato. Una similitudine accentuata dal fatto che le Befane “accapezzeranno” il loro buffo cappello, così come i Facchini accapezzano il loro ciuffo. La Calza della Befana più lunga del mondo è soprattutto un momento di solidarietà e di sensibilizzazione, come hanno giustamente sottolineato Luigi Ottavio Mechelli, presidente di Avis Viterbo, e Paola Massarelli di Admo Viterbo e coordinatrice delle figuranti: «Devo confessare che entrare nei panni di capo-befana mi riesce sempre meglio con il passare degli anni», ha spiritosamente concluso Paola, ringraziando inoltre i numerosi volontari che mesi prima si mettono all’opera per garantire la perfetta riuscita dell’evento, da coloro che confezionano le calzette a mano alle sarte che riparano la Calza. «Non posso che ringraziare tutti per aiutarci a sensibilizzare le persone, a ricordare quanto sia importante fare dono di sé agli altri, che sia una sacca di sangue, o una dichiarazione di volontà alla donazione degli organi, o una disponibilità alla donazione di midollo osseo. Molte persone malate stanno trascorrendo questi giorni di festa in ospedale, e ci piace pensare che la Calza più lunga del mondo possa arrivare – anche solo idealmente – anche a loro».