“Voi, artisti e persone di cultura, siete chiamati a essere testimoni della visione rivoluzionaria delle Beatitudini. La vostra missione è non solo di creare bellezza, ma di rivelare la verità, la bontà e la bellezza nascoste nelle pieghe della storia, di dare voce a chi non ha voce, di trasformare il dolore in speranza“. La frase è di Papa Francesco il febbraio scorso in occasione del Giubileo della Speranza che cade in un momento in cui il mondo vive una «crisi complessa, che è economica e sociale e, prima di tutto, è crisi dell’anima, crisi di significato».
La Collettiva del mondo impazzito è il titolo dell’esposizione di circa 40 artisti allestita presso la Galleria ViVa a Soriano nel Cimino in via S.Maria al numero 24, nel cuore pulsante del borgo dei Cimini. Ne è direttore Artistico e Curatore Direttore Paolo Berti.
Espongono gli artisti: Gabriel Angelo, Lidia Bachis, Paolo Berti, Marco Camilli – Kami, Tommaso Cascella, Davide Castelmezzano, Luca Castelmezzano, Giancarlo Chiancone, Alessia Clementi, Enrico Colombotto Rosso, Angelo Coppola, Ivo Còtani, Massimo De Angelis, Maribel Diez, Marcello Diotallevi, Anna Donati – Iskra, Michele Famiani, Marco Giacobbe, Maxim Garshkov, Mila Gnò, Marco Gusman, Andrea Granchi, Benedetta Jandolo, Antonio Mango, Simone Martina, Patrizia Molinari, Giò Montez, Evandro Muti, Antonietta Orsatti, Marco Paolini, Maria Pizzi, Cristiano Quagliozzi, Enrico Quattrocchi, Alvaro Ricci, Teodora Ricciardi, Luigi Riccioni, Giuseppe Rossi, Valter Sambucini ed Eugenia Serafini.
Perchè un evento così?
Non è possibile per gli artisti ed il mondo della cultura in genere assistere inermi e silenziosi a ciò che ogni giorno avviene nel mondo , vicino o lontano da noi. Le stragi di Gaza, l’azione dei neo imperatori sorretti dal binomio potere-denaro, molto spesso in rassegna barba alla teorica accettazione dei valori della democrazia, del progresso civile, della pacifica convivenza, della inclusione e della pace.
L’evento organizzato presso la GalleriaViva di Soriano nel Cimino ,non è una semplice rassegna di quadri in fila e in parete. No! E’ una vera e propria testimonianza, per il ruolo irrinunciabile che spetta all’arte e a chi la esercita, per sottolineare la deriva a cui si sta andando incontro in questo mondo sempre più piccolo, governato dalla comunicazione e dall’annullamento degli spazi temporali.
Questa nostra azione non distingue idee e contrapposizioni politiche, difende invece i valori di una cultura che ci ha formato egregiamente e di un retaggio storico di estrema razionale intelligenza e prudenza, dal 1946 ad oggi…
Possiamo? Si, anzi, dobbiamo!
In questa Pasqua dove gli agnelli sacrificali sono i bambini straziati delle zone di guerra, gli anziani e le famiglie che vedono la loro esistenza stravolta, Ma non è la prima Pasqua che si è identificata con questa stupidità enorme del mondo impazzito. Un po’ stravolti, un po’ disorientati, un po’ menefreghisti, un po’ angosciati ed altri ancora un po’ e molto arrabbiati, noi siamo a guardare, ma non vorremmo rimanere imbelli. E qui l’arte ritrova la sua funzione.
GalleriaViva è la sede promozionale ed espositiva dell’Ass.Premio Centro
Periodo: dal 12 al 22 aprile 2025 salvo proroghe
Vernissage e drink: sabato 12 aprile ore 17.30 .
Info: premiocentro@gmail.com – www.premiocentro.org.