Nel pomeriggio di venerdì 7 giugno si è conclusa la prima parte della stagione 2024 della rassegna “La Biblioteca incontra“, con un appuntamento d’eccezione e con una risposta di pubblico che è andata ben oltre ogni previsione. Quattro sale disposte interamente gremite, e lui il grande uomo Corrado Augias le ha percorse tutte per salutare il suo pubblico emozionato.
“Abbiamo fatto del nostro meglio per accogliere tutti, mettendo a disposizione le nostre energie e aprendo, in aggiunta alla sala conferenze, altri quattro ambienti: la sala cinema, la sala di storia dell’arte e la nuova sala ragazzi ancora in allestimento”. Ha affermato il commissario Paolo Pelliccia.
Augias ha concesso al pubblico della Biblioteca momenti davvero emozionanti in cui lo scrittore, giornalista ha dato tutto di sé.
Arrivato alla soglia dei novant’anni in “La vita s’impara“, il libro di cui è stato omaggiato il pubblico presente (fino ad esaurimento copie), dopo aver affascinato i suoi lettori con i segreti della storia, della musica e della religione, Corrado Augias racconta l’avventura di una vita, la sua. E, con grande talento di narratore, evoca l’infanzia in Libia, il ritorno a Roma, l’incubo dell’occupazione tedesca, il collegio cattolico, i primi passi nel giornalismo, l’ingresso in quella Rai innovativa con l’esordio di un funzionario interno, quell’Angelo Guglielmi che lrivuluzionò la rete 3, impregnandola di cultura ed innovazione, il successo di «Telefono giallo» e il cammino con «la Repubblica» fondata da Scalfari. È un racconto che ha il calore e l’empatia della conversazione tra amici: “La vita s’impara – ci dice Augias -, soprattutto se non si perdono mai la curiosità intellettuale e la passione civile”.
Quella passione civile di cui il novantenne giovanotto ha dato un grande esempio, della quale mai come in questi tempi abbiamo bisogno,che dobbiamo dare ai nostri figli, ai futuri uomini e donne.
Una cosa Augias ha voluto sottolineare, che è miracoloso disporre di una Biblioteca unica come questa di Viterbo per alimentare il senso della cultura in tempi in cui tutto si ridimensiona.
E al giovane riccioluto che gli pone come ultima domanda, come vede le Elezioni Europee .. La risposta non si fa attendere: “Nessuno dei paesi membri di questa Europa può farcela da solo, solo uniti ce la possiamo fare”. E’ come dire soprattutto ad un giovane “Si deve andare a votare, è un diritto conquistato”.(L.P.)
La registrazione dell’incontro è disponibile sul canale YouTube della Biblioteca di Viterbo: https://www.youtube.com/watch?v=pHrhBQ6cDs4
Foto cover Luciano Pasquini
Foto piè di articolo di Miriam Giacci