La Torre di Pasolini posta in vendita, deve rimanere un bene pubblico, patrimonio della Tuscia

La notizia circolava già da tempo, ma è di questi giorni la pubblicazione di annuncio mirato su immobiliare.it il portale online per il settore immobiliare numero uno in Italia. Cercansi acquirenti dunque per un bene valutato di base 800 mila euro. Il compendio in vendita? La torre di Chia che fu di Pasolini.

Gli eredi non sono più in grado di sostenerne i costi di gestione. Ma è arrivato forse il momento, dopo tanto tergiversare nel corso degli anni, per poterne individuare in una fondazione o un istituto culturale, o magari nello stesso Comune di Soriano il compratore giusto. Il sindaco Fabio Menicacci dicono che abbia già dato incarico ai suoi uffici di stimare il valore della torre: “Ho sentito anche il Mibact. Potremmo farne un museo ed esporci l’archivio di Pasolini. Vogliamo che resti un bene pubblico”.
Prima che l’annuncio pubblicato in rete catturi l’attenzione di un privato c’è da fare in fretta. Pier Paolo Pasolini se ne innamorò nel 1964, esplorando la Tuscia mentre girava Il Vangelo secondo Matteo, e sei anni più tardi ne diventò il proprietario.

Oggi potrebbe si potrebbe realizzare il sogno di molti, quei luoghi pasoliniani che includono le Cascatele di Fosso Castello,un grande richiamo turistico. Pier Paolo non l’avrebbe mai data via la sua amata Torre. Intanto è partita una una mobilitazione: Federico Mollicone e Mauro Rotelli deputati Fdi presenteremo un’interrogazione al ministro Franceschini affinché la Torre possa essere acquistata dal privato e trasformata in un museo in onore dello scrittore.

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