L’abitato rupestre di Castel di Salce

di Francesca Pontani*

«Il tempio e la torre sono crollati: non hanno lasciato un segno» Byron

A sud di Viterbo, all’altezza del km 6 della provinciale Tuscania-Vetralla, si possono scorgere i ruderi di una torre che si eleva dal campo.

Abitato rupestre di epoca medievale
La torre fa parte di un complesso di strutture antiche composte da numerose cavità e dai resti di una struttura fortificata, emergenti su uno sperone tufaceo che appartengono a Castel di Salce, un esempio tipico di abitato rupestre di epoca medievale.

Abitato di epoca etrusca, romana e medievale

La conformazione geomorfologica della zona permette di ipotizzare che essa sia stata un sito molto frequentato, dove si sono succeduti vari insediamenti umani: prima in epoca etrusca, come è possibile rilevare dalle numerose tombe scavate nel costone tufaceo lungo il fosso Rigomero; poi in epoca romana, come testimoniano i rinvenimenti di pezzi di lastre marmoree, di tessere e resti di mosaici; quindi medievale.

Tuttavia poche ed esigue sono le notizie relative a questo insediamento, distrutto in epoca antica.

“Casale Salcis”

Il suo nome compare come “Casale Salcis” in documenti contenuti nel Registro del Monastero di Farfa, datati VIII-XI secolo, dove, insieme con altri casali, è indicato come possedimento del territorio di Orcla (Norchia).

In seguito fu edificato a Castello e nel 1084 per ordine dell’imperatore doveva essere restituito al Monastero di Farfa, cosa che non avvenne.

Nel 1200 Castel di Salce fu distrutto dai Romani in una delle tante guerre contro Viterbo. Le fonti a tal proposito riferiscono il termine “scarcare” che non doveva indicare una distruzione assoluta ma piuttosto un saccheggio con danni alle strutture.

Nel XIII secolo il luogo doveva essere ancora abitato poiché esisteva una chiesa di S. Lorenzo de Salcis il cui arcipresbiterio, nel 1212, si impegnava a tenervi un sacerdote.


Bibliografia testo

C. Egidi, L’abitato rupestre di Castel di Salce, Studi Vetrallesi n. 4, 1999.

Foto Francesca Pontani
Nel prossimo articolo andremo a Bomarzo

Francesca Pontani* – www.francescapontani.it – Archeologa del comitato scientifico del Museo Archeologico delle Necropoli Rupestri di Barbarano Romano. Egittologa, conoscitrice di lingue antiche come i geroglifici, la lingua sumerica e accadica, la lingua etrusca, lavora nel mondo del web. Nel blog e sul canale YouTube ArcheoTime sono visibili le sue camminate archeologiche on the road. Innamorata della comunicazione e della scrittura, guiderà i lettori di TusciaUP nella conoscenza del nostro territorio attraverso Tour di Archeologia in Tuscia.

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