L’America tra violenza e disordine, il punto di vista di un viterbese che ci vive

Il presidente Trump ha parlato dal Giardino delle Rose della Casa Bianca, tra immagini di violenza tutto attorno. Ha affermato di voler difendere anche i diritti di chi protesta nel rispetto delle regole e di essere “disgustato” dalla morte di George Floyd, che ha dato la scintilla alle proteste.
Il prof. Giulio Della Rocca viterbese verace da trenta anni residente negli States esprime il suo punto di vista sugli accadimenti di questo momento.

Di Giulio Della Rocca.
I nodi vengono al pettine?

-1-Il coronavirus mette in ginocchio l’America ma l’etnia più colpita è quella nera e secondo il CDC MMWR report l’incidenza degli ospedalizzati dei neri d’america è sempre superiore alla percentuale degli stessi nella popolazione. Gli african american subiscono anche il Covid-19.

-2-Lunedi 25 Maggio un african american, Christian, appassionato di volativi è a central park in New York e chiede ad una bianca, Amy, che aveva lasciato illegalmente il cane libero, di rimettere il guinzaglio in modo da non spaventare gli uccelli. Lei reagisce malamente e lui inizia a riprenderla col telefonino. Lei gli intima di smettere e sfidandolo gli dice che chiama la polizia dicendo che un nero sta tentando alla sua vita. Mentre il telefonino continua a riprendere lei chiama la polizia dicendo che un nero la stà aggrendendo.
Il video postato su Facebook ha milioni di views.

Lunedi 25 Maggio, alle ore 20:20 circa, un poliziotto bianco ammazza un nero, George Floyd46, per asfissia mettendo per 8 minuti un ginocchio sul collo dell’uomo, a terra ed immobilizzato, in modo da non farlo respirare. I tre colleghi non fanno nulla. Tutto è ripreso in video. I poliziotti vengono presto licenziati ma scattano le proteste nelle strade e dopo due giorni il poliziotto viene accusato di omicidio 3, la forma più debole.

La tensione razziale è solo sopita negli Stati Uniti. I neri non si riconoscono nello stato sociale che li tratta come cittadini di seconda categoria. I loro diritti non sono gli stessi dei bianchi.
A parte gli aneddoti o casi eclatanti tragici come questo, è molto più preoccupante che una bianca, che stia trasgredendo la legge, sappia di poter chiamare la polizia usando lo stereotipo per passare dalla parte della ragione. Il razzismo è sovrano sia nella maniera di vedere la vita americana che nel sistema della giustizia criminale. Purtroppo una nazione giovane che il presidente Reagan definì come “la Città scintillante sopra la collina che tutti guardano con ammirazione”, in questi giorni è giustamente osservata con dubbi e scetticismo. IL sogno di Bill Gates, ognuno di noi abbia un mezzo per riprendere in tempo reale la vita, si stà realizzando e forse sarà un aiuto alla giustiza che usa lenti a colori. I vandali e gli avvoltoi sono criminale e speriamo la legge bianca li raggiunga. Ovviamente nessuna speranza di mitigare il razzismo di chi questo modo di fare lo spinge come leggittimo: president Trump.

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