L’asinella Gina indiscussa attrazione del Borgo Fantasma di Celleno

Gina ha due occhioni color tabacco, due orecchie ritte come due antenne, una striatura candida che solca il muso bruno. Solo il pelo non è esattamente pettinato. Ma che importa? L’asinella Gina è diventata da qualche tempo l’indiscussa attrazione del Borgo Fantasma di Celleno. Un tocco di tenerezza in un centro antico che profuma di storia e anche di atrocità, se è vero che sulla sua piazza centrale fu sterminata nel Medioevo la famiglia Gatti che all’interno del maniero si era rifugiata per sottrarsi alle ire di Papa Alessandro VI°. Sotto gli antichi bastioni del castello Orsini, che fu già dei Gatti e circa mezzo secolo fa acquistato dal grande pittore Enrico Castellani, trascorre le sue giornate la nostra Gina anche se mai in annoiata solitudine. Adottata da poco più di un anno, praticamente alla nascita, dalla Pro Loco di Celleno grazie anche al contributo di piccole imprese locali, Gina è diventata, ovviamente, la beniamina soprattutto dei bambini. Che la coccolano e le offrono carote, zuccherini, leccornie di ogni tipo per sollecitare la sua indiscussa ghiottoneria. Attenzione però a non esagerare! Gina ricambia con il suo enorme sorriso e talvolta con una capriola di sincera accoglienza. Una tenera, splendida, autentica damigella nel suggestivo maniero nel Borgo Fantasma. (L.C.)

    

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