Patrizio Pelizzi nei suoi circa 30 anni di carriera ha avuto nuovamente la possibilità di lavorare con il grande maestro Pupi Avati. Gli ultimi film dove ha preso parte con Avati sono “Un ragazzo d’oro” e “Dante”.
Nel 2006 lavorò anche con la figlia del maestro Avati, la versatile regista Mariantonia, nel film corale “Per non dimenticarti” (lungometraggio vincitore al Magna Graecia film festival 2006).
Pelizzi, dopo aver frequentato lo ‘Studio Duse’ diretto da Francesca De Sapio, vari Workshop di recitazione e il ‘Centro Sperimentale di Cinematografia’, ha sempre lavorato tra teatro, doppiaggio serie tv e cinema con diversi registi. A breve finirà di girare un cortometraggio dove è sceneggiatore e protagonista.
Ha sempre avuto una grande passione per il teatro e il cinema. Infatti Pelizzi ci spiega che la recitazione è fatta di studio che viene arricchito di esperienza ed emozioni. “Un attore che nella sua vita personale sta chiuso in casa difficilmente sarà così vibrante e autentico sullo schermo come un attore che invece ha provato sulla sua pelle anche tante esperienze e sfide personali, o che comunque continua a mettersi in discussione per avere una continua evoluzione”. A suo avviso anche il teatro è una palestra per l’attore, è un metodo di studio e di uso e coscienza del proprio corpo e della propria voce completamente diverso dal cinema e quindi forse proprio per questo estremamente utile. Nel cinema, invece, bisogna saper dosare ogni minimo dettaglio del corpo, bastano pochi movimenti scenici e voce che scandisce le parole senza troppa impostazione, altrimenti non esce la verità del personaggio. In primis sono i sentimenti e il cuore.
Per Pelizzi è stato un grande motivo di orgoglio, passione e felicità essere in questo nuovo film thriller gotico ambientato nella seconda metà degli anni ’40. Sul set è stata una straordinaria esperienza umana.
Pupi Avati è il Cinema, quindi un grande privilegio lavorare con lui ci conferma: “È come giocare in ‘serie A’, con colleghi di alto calibro dove ci si arricchisce di umanità e grande esperienza artistica. “Avere potuto partecipare con questo film alla Biennale del ‘Festival di Venezia 81 edizione’ è stato straordinario ed emozionante”. Quest’anno ci sono stati tanti film importanti alla Mostra del Cinema di Venezia con molti ospiti internazionali (Tim Burton, Brad Pitt, George Clooney, Antonio Banderas, Pedro Almodovar, Monica Bellucci, Richard Gere, Daniel Craig, Angelina Jolie, Cate Blanchett, Julianne Moore, Lady Gaga e Joaquin Phoenix per il film “Joker: Folie à deux”. Un tripudio per il film vincitore di Pedro Almodovar Leone d’Oro per The Room Next Door. Grande soddisfazione per l’Italia: il Leone d’Argento Gran Premio della Giuria è andato a Maura Delpero per Vermiglio.
“L’orto americano” è un film horror con tante sfaccettature noir e di sentimenti che coinvolgerà il pubblico, consiglio di leggere il libro omonimo scritto da Pupi Avati, edito da Solferino. Il Maestro Pupi Avati ha deciso per la prima volta di girarlo in bianco e nero, un film stile Hitchcock.
Nel cast oltre Pelizzi ci sono: Filippo Scotti, Roberto De Francesco, Armando De Ceccon, Chiara Caselli, Rita Tushingham, Massimo Bonetti, Morena Gentile, Mildred Gustafsson, Romano Reggiani, Andrea Roncato, Filippo Velardi, Holly Irgen, Claudio Botosso, Alberto Petrolini, Luigi Monfredini, Nicola Nocella, Luca Bagnoli, Alessandro D’Amico, Rino Rodio, Giovanni Leuratti, Claudio Botosso e Robert Madison. In questo film giunge allo spettatore il senso ritrovato del tempo con le tipiche atmosfere del cinema avatiano, mai banale,con una sua autenticità.
Ancora poca attesa per l’uscita nelle sale cinematografiche.
Il film L’orto americano di Avati è stato di chiusura (fuori concorso) della 81ma Mostra di Venezia, riscuotendo un grande successo dal pubblico e dalla critica. Da febbraio 2025 al Cinema con 01Distribution.