Lettera esposto Consiglio comunale di Viterbo: “Debito fuori bilancio approvato senza numero legale”

A seguire  la lettera esposto dei consiglieri comunali di minoranza relativa al Consiglio comunale del 23.05.2024

Lettera-esposto

Viterbo, 24 maggio 2024

Al Sindaco di Viterbo

Al Presidente del Consiglio Al Segretario Generale

Al Dirigente del Settore II

Via p.e.c. all’indirizzo: protocollo@pec.comuneviterbo.it Ep.c.

Al Prefetto di Viterbo

Via p.e.c. all’indirizzo: protocollo.prejvt@pec.interno.it Alla Corte dei Conti

Via p.e.c. all’indirizzo: procura.generale.attiolaf@conecont icen.it

 

OGGETTO: Lettera esposto – Consiglio Comunale di Viterbo, seduta del 23.05.2024.

 

Eccellenza illustrissima, spettabili Amministrazioni,

scrivono la presente i consiglieri comunali di Viterbo di opposizione anche nella qualità di capigruppo, Sig.ri Andrea Micci, Letizia Chiatti, Laura Allegrini, Alvaro Ricci, Giulio Marini, Luisa Ciambella ed Elpidio Micci, al fine di significare quanto segue.

  • con avviso del 15.05.2023, veniva convocata il Consiglio Comunale in prima convocazione, per il giorno 21 Maggio 2024 alle ore 9,30 ed in prosecuzione per il giorno 23 Maggio alle ore 15,30 con tre punti all’ordine del giorno;
  • con avviso del 20.05.2024 Il Presidente del Consiglio comunicava che all’ordine del giorno della seduta del 21.05.2024 veniva aggiunto il numero 4) avente ad oggetto “proposta di delibera: Riconoscimento debito fuori bilancio Burla Andrea- Sentenza TAR del Lazio 16788/2023;
  • e) Il punto 4 così come aggiunto veniva, alla seduta del 21 Maggio, rinviata al consiglio del 23 Maggio già convocato in prosecuzione ed in tale seduta si riuniva il consiglio il quale risultava regolarmente costituito a seguito di appello eseguito dal Segretario Generale dell’ente;
  • Nel corso della adunanza la giunta presentava un emendamento integrativo alla delibera e dopo ampia discussione e diversi interventi, il Presidente del Consiglio comunale, Marco Ciorba poneva in votazione l’emendamento proposto dalla Giunta, il quale risultava approvato a maggioranza dei consiglieri presenti;
  • subito dopo il Presidente del Consiglio comunale poneva in votazione la proposta di delibera 65 dell’11.04.2024 così come emendata. Nel frattempo, diversi consiglieri comunali

uscivano dall’aula ed al momento della votazione risultavano presenti solo 16 consiglieri oltre il Sindaco tanto che il Presidente del Consiglio dichiarava la delibera approvata all’unanimità con 16 favorevoli (15 consiglieri più il Sindaco) ed un astenuto voti votazione; risultavano altresì assenti 16 Consiglieri comunali sui 32 assegnati.

Pertanto, a seguito della suddetta votazione, risultavano presenti in aula 16 Consiglieri comunali, oltre il Sindaco, rispetto ai 32 assegnati.

  1. Il Presidente del Consiglio decretava l’approvazione della proposta di delibera … come emendata e dichiarava la chiusura del consiglio comunale, chiedendo al Segretario Generale di procedere all’appello finale, a seguito del quale risultavano nuovamente presenti 16 consiglieri comunali, oltre il Sindaco, rispetto ai 32

*
CONSIDERATO CHE
Il Regolamento del Consiglio comunale Adottato con deliberazione del C.C. n° 90 del 21/5/2002, modificato con deliberazioni del C.C. n° 123 del 30/11/2004, n°100 del 7/10/2005, n°125 del 30/11/2005, 3 del 29/01/08, n° 108 del 29/09/2009 e n° 89 dell’8/07/2013, all’art. 47, comma 1, così dispone:

“Per la validità delle sedute del Consiglio è necessaria, in prima convocazione, la presenza di almeno la metà più unodei consiglieri assegnati, ed in seconda convocazione la presenza di almeno un terzo dei consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il Sindaco”

Ai commi 2 e 3 del medesimo articolo viene stabilito:

“I consiglieri che escono dalla sala prima della votazione non si computano nel numero necessario a rendere legale l’adunanza stessa.

I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero dei presenti

necessario a rendere legale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti”.

Inoltre, al comma 10 dello stesso art. 47, viene normato che:

“Dopo l’appello effettuato all’inizio dell’adunanza che ha accertato la presenza dei Consiglieri nel numero prescritto per la legalità della riunione, si presume la loro permanenza in aula per la regolarità dei lavori. I Consiglieri che entrano o che si assentano dall’adunanza dopo l’appello sono tenuti a darne avviso al Segretario. Lo stesso Segretario, quando accerta nel corso dell’adunanza, anche su richiesta di ogni Consigliere Comunale, che i presenti sono in numero inferiore a quello previsto dal 1° comma, avverte il Presidente che può sospendere brevemente i lavori e far richiamare in aula i Consiglieri momentaneamente assenti e, se ne ravvisa la necessità, disporre la ripetizione dell’appello. Nel caso in cui dall’appello risulti che il numero dei Consiglieri sia inferiore a quello necessario, il Presidente dispone la sospensione temporanea dell’adunanza, a sua discrezione fino a 30 minuti, dopo la quale viene effettuato un

nuovo appello. Ove risulti che il numero dei presenti sia ancora inferiore a quello prescritto per la validità dell’adunanza, questa viene dichiarata deserta per gli argomenti a quel momento rimasti da trattare. Di ciò viene preso atto a verbale, indicando il nome dei Consiglieri presenti al momento della chiusura della riunione”.

    1. Alla luce del dato normativo regolamentare, appare evidente l’errore in cui sarebbe caduto il Segretario Generale, in palese violazione dell’art. 47 del Regolamento
    2. In particolare, dopo la votazione della proposta di delibera n. 65 dell’11.04.2024 come emendata, avrebbe dovuto agire come prescritto dal comma 10 dell’art. 47 e, quindi, accertare che i presenti in aula erano in numero inferiore a quello previsto dal 1° comma dello stesso articolo (16+1, non computando a tal fine il Sindaco), conseguentemente avrebbe dovuto avvertire il Presidente del consiglio della mancanza del numero legale e quest’ultimo sospendere il Consiglio
    3. Invece, veniva dichiarata valida la votazione, approvata la delibera e si procedeva con una velocità mai riscontrata, all’appello finale per la chiusura del consiglio

Tutto quanto sopra premesso e considerato rappresenta a nostro avviso gravi irregolarità che rendono illegittimi gli atti assunti nella seduta comunale del 23.05.2024, stante l’assenza del numero legale richiesto.

Per tali ragioni, si invita il Settore II a valutare la possibilità di sospendere la liquidazione

del debito fuori bilancio di cui alla proposta di delibera di consiglio comunale n. 65 dell’ll.04.2024 come emendata e votata nella seduta del 23.05.2024; nonché le Signorie Vostre, per quanto di rispettiva competenza, ad adottare eventuali atti necessari e utili al ripristino del possibile vizio di regolarità dell’atto, onde evitare possibili danni erariali a carico dell’Amministrazione, ovvero un procedimento dinanzi all’autorità giudiziaria che comporterebbe un inutile aggravio di spese e costi per l’Ente.

Distinti saluti.

Andrea Micci,Letizia Chiatti, Laura Allegrini,Alvaro Ricci, Giulio Marini, Luisa Ciambella

 

Per eventuali richieste di ulteriori informazioni e/o chiarimenti, gli scriventi possono essere contattati al recapito di p.e.c. degli scriventi, ovvero al numero di telefono 333.3552998.

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