Dalla Rocca dei Papi di Montefiascone la vista si allunga dolcemente verso il centro del lago. In mezzo allo scrigno, illuminato da uno sfolgorante sole primaverile, emerge la perla dell’isola Bisentina. Da lontano sempre suggestiva, ma da vicino impolverata dal tempo e dalla trascuratezza degli uomini. Da domani, anzi da ieri, però può rinascere. “E’ un magico sogno che si avvera. Nato, due anni fa, nel bel mezzo di una giornata grigia invernale allorché visitai per la prima volta l’isola. Fu un autentico colpo di fulmine”, racconta Luca Rovati in apertura del convegno, organizzato dai Lions club Falisco-Vulsineo in collaborazione con la fondazione Rovati e la delegazione di Viterbo-Rieti dell’ordine di Malta nella Sala Innocenzo Terzo nella dimora che fu dei Papi. Tutto esaurito con personalità istituzionali, politiche e militari al gran completo. Luca Rovati, insieme al fratello Lucio, sono i nuovi proprietari della Bisentina sulla quale avevano già posto gli occhi americani e russi. Un “prezioso gioiello” che invece è stato acquisito dalla Fondazione Rovati che da oggi è formalmente impegnata a rivalutarne storia e cultura, cercando di coniugare al meglio imprenditoria e arte. Un abbinamento che può sembrare contro natura ma che, invece, la famiglia Rovati ha dimostrato di poter far convivere, come dimostrano le tante iniziative degli ultimi tempi. E quelle prossime venture, a cominciare dal Museo Etrusco di Milano che dovrebbe essere inaugurato alla fine del prossimo anno. Sulla operazione si è dilungato molto Lucio Rovati per dimostrare, al di là della bontà della stessa, che il progetto filantropico della Rovati è assolutamente cristallino e soprattutto globale in quanto si dispiega su più branche della storia e della cultura. Come la Bisentina sarà riportata all’antico splendore lo hanno spiegato tecnicamente l’archeologo Giulio Paolucci e l’architetto Francesco D’Asaro, incaricato della direzione dei lavori per il risanamento dell’isola. Lavori che terranno conto in maniera puntuale dell’ambiente e saranno portati avanti nel rispetto massimo dell’impatto tecnologico. Più suggestivo, se possibile, il riferimento a quello che sarà il futuro dell’isola. “Ovviamente – spiega Luca Rovati – sarà riaperta al pubblico. Ne vorremmo fare un ritrovo di musicisti dove potranno essere ospitati concerti classici, ma anche jazz. E ancora un ritrovo di artisti, per esempio scultori e pittori che potranno lasciare in eredità qualcuna delle loro opere. Manterremo per noi, cioè per il privato, soltanto una piccola parte. Cosa chiediamo in cambio? Niente soldi, ma soltanto la collaborazione della gente di qui che ci ha accolto con grande simpatia. La riscoperta e la rivalutazione di questa perla del lago di Bolsena servirà allo sviluppo dell’intero territorio”.
Isola Bisentina: “La rivalutazione di questa perla servirà allo sviluppo dell’intero territorio”
Luciano Costantini