Lo storico Giovanni Faperdue e il narratore di comunità Antonello Ricci hanno raccontato Viterbo nella sua storia millenaria

di Luciano Pasquini

Giovanni Faperdue e Antonello Ricci in Prefettura

Giovedi 4 maggio presso la Prefettura di Viterbo si è svolta la seconda conferenza  sulla “Prima e unica fioritura del Comune di Viterbo nella sua storia millenaria” tenuta dallo storico Giovanni Faperdue. Ad accoglierei presenti il prefetto dr. Antonio Cananà presso la sala Coronas.

Faperdue ha ripreso il discorso del primo intervento svoltosi il 27 aprile scorso e  riportato il pubblico ad una epoca storica viterbese, in cui vi si sono allineati personaggi ed ambientazioni narrati nei suoi libri  come Il Barbarossa  che dona a Viterbo il vessillo imperiale, poi Celestino III,   e quel Federico II che conferisce a Viterbo il diritto di battere la moneta. Alle soglie del 1240 Viterbo si attestò sempre più saldamente dalla parte imperiale nel conflitto tra il papa e Federico II. L’imperatore esercitò direttamente la signoria durante il suo breve soggiorno in città nel febbraio 1240, reduce dalle vittorie in Lombardia. In quell’occasione concesse ai viterbesi il diritto di indire una fiera annuale ogni mese di settembre e quello di battere moneta. Quest’ultimo privilegio era legato alla costruzione di un palazzo imperiale a spese dell’imperatore. Ma anche l’antica città di Ferento rasa al suolo nel 1172 dai cittadini di Viterbo che avevano subito un tradimento da parte degli abitanti di Ferento.
Antonello Ricci  è la funzione narrativa dell’incontro, colui a cui è stato affidato il racconto della storia che Faperdue ha ricercato e inquadrato. Nel piacevole pomeriggio a Ricci è toccato il compito di arricchire quei momenti con il suo lessico persuasore catturando la scena, trasportando la platea in modo piacevole in quel tempo.

A concludere Ricci ha sottolineato come lo storico Faperdue abbia saputo in anni di studio uniti alla ricerca acquisire quei  frammenti della passato viterbese, fornendo nuovi spunti  alla comunità. A moderare l’incontro Gian Marco Merlani pure ideatore dell’evento in quanto presidente dell’associazione Tusciart Italia Eventi.

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